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Chi è Zdenek Zeman, il tecnico che tiene in apprensione i tifosi di Lazio e Roma

Zdenek Zeman è stato ricoverato dopo un attacco di ischemia: le sue condizioni e la carriera da allenatore. Perchè è diventato famoso

Zdenek Zeman tiene con il fiato sospeso i tifosi di Lazio e Roma. Il tecnico boemo, che ha allenato entrambi i club romani e che ha lasciato un grande ricordo di se nella capitale, è stato ricoverato d’urgenza per un grave problema di salute. Non si tratta del primo problema affrontato dall’allenatore. Nello scorso dicembre fu ricoverato e si sottopose ad un delicato intervento chirurgico.

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Il settantasette, che nella sua carriera, oltre alle squadre romane, ha allenato (tra le altre) anche Foggia, Lecce, Pescara, si trovava nella capitale, ed è stato colpito da un’ischemia lo scorso martedì. E’ stato prima portato al Pronto Soccorso e poi trasportato d’urgenza a Pescara nella Casa di Cura Pierangeli, dove era stato trattato anche l’ultima volta che aveva avuto un malore.

Le sue condizioni di salute vengono valutate con grande attenzione dai medici della clinica pescarese. Zeman, fortunatamente, non è in pericolo di vita, e i sanitari hanno parlato di situazione grave, ma stabile. L’ex tecnico sarà chiamato a seguire un percorso riabilitativo per recuperare, ma si è mostrato cosciente e vigile, una volta arrivato in clinica. Una notizia che lascia ben sperare.

Zeman una vita e una carriera controcorrente

Zeman ha lasciato tutti con il fiato sospeso: nella capitale i tifosi di Lazio e Roma conservano un ottimo ricordo di lui. E’ stato un innovatore, un tecnico capace di portare una nuova idea di calcio, fatta di gioco offensivo, gol, spettacolo e divertimento. “Voglio sempre fare un gol più dell’avversario”, il suo motto: che lo ha portato a raggiungere ottimi risultati, ma che spesso si è mostrato il suo limite più grande. E’ esploso al Foggia, che ha trasformato in Zemanlandia: con i salentini è stato protagonista di un cammino esaltante, che si è concluso con la doppia promozione in serie A e con una splendida stagione tra i big. L’estate del 1993 passa alla Lazio, fortemente voluto dal patron Sergio Cragnotti Nelle prime due stagioni  sulla  panchina dei biancocelesti ottiene i risultati migliori della sua carriera: secondo posto al primo anno, e terzo nella stagione successiva, con la squadra capitolina premiata sempre con il titolo di miglior attacco della serie A. Lancia Beppe Signori (che aveva già allenato a Foggia) alla conquista di un altro titolo di capocannoniere (il terzo) e regala ai tifosi biancocelesti partite epiche: 7-1 al Foggia, 8-2 alla Fiorentina, 6-3 alla Sampdoria, 4-0 al Milan e alla Juventus.

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La doppia esperienza alla Roma e le lotte al doping

La sua Lazio fa brillare gli occhi, ma al terzo anno il giocattolo si inceppa: la Lazio balbetta e Zeman non riesce a ritrovare risposte dallo spogliatoio: rompe con i senatori e a metà stagione viene esonerato. La sua Lazio, che torna in mano a Zoff, passa dal quart’ultimo al quarto posto. Zeman si vendica e passa alla Roma: nelle due stagioni a Trigoria lancia in modo definitivo Francesco Totti e continua a regalare gol e spettacolo: arriva un anno quarto e l’altro quinto, fa segnare valanghe di gol ai suoi attaccanti (oltre a Totti anche Del Vecchio e Paulo Sergio si mettono in evidenza), ma non viene confermato. Con i giallorossi tornerà in panchina anche l’estate del 2012, ma la sua esperienza sarà sfortunata e si concluderà con un esonero a metà stagione. Durante gli anni romanisti inizierà una lunga serie di battaglie contro il mondo del doping amministrativo e farmaceutico, attaccando più volte la Juventus.

Oltre alle esperienze romane, i suoi capolavori li ha ottenuti al Lecce (esaltando le doti di Vucinic e Chevanton) e al Pescara, alla guida della quale ottiene una storica promozione, lanciando nel grande calcio Immobile (capocannoniere in B), Insigne e Verratti. Oggi i tifosi che ha fatto divertire, si stringono intorno a lui, nella partita più complicata.