I numeri parlano di 300 mila presenze al Marco Simone nei tre giorni della sfida tra Europa e Usa, un successo di cui fare tesoro per il futuro del golf e non solo
L’ambito trofeo l’ha vinto l’Europa che ha battuto gli Stati Uniti 16,5-11,5, ma sul green del Marco Simone Golf & Country Club, a Guidonia Montecelio alle porte di Roma, a sorridere sono state anche le istituzioni, l’associazione alberghiera e tutto l’indotto che ha portato in dote la grande manifestazione mondiale.

La Ryder Cup è la terza manifestazione per giro d’affari più importante al mondo, dietro soltanto alle Olimpiadi e ai Mondiali di calcio. Questo fa capire il movimento economico che ha portato alla nostra città in questa settimana, un vento che ha visto i migliori 24 golfisti americani ed europei sfidarsi per l’ambito trofeo.
Quel che resta della Ryder Cup
La Ryder Cup resterà negli annali della storia della manifestazione innanzitutto perchè ha visto trionfare il Team Europe su quello statunitense, cosa che non accadeva dal 2010 e poi per il grande successo che ha riscosso l’impianto dove si sono svolti gli incontri e tutta la splendida cornice che la Capitale ha saputo regalare a tutti gli appassionati. Un giorno verrà ricordato anche come uno dei più grandi eventi mai ospitati dall’Italia e in particolare dalla città di Roma e di questo ne sono consapevoli tutti quelli che si sono spesi da anni per far arrivare un evento del genere dalle nostre parti. “Per un Paese come il nostro, che non ha un profilo golfistico, parlare di Ryder Cup fino a qualche anno fa era veramente una chimera, era come convincere le persone che sarebbe arrivato a Roma un evento del quale nessuno riusciva a capire la grandezza”, queste le parole di Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto Ryder Cup 2023, al termine della manifestazione. 620 milioni di telespettatori in più di 190 paesi, 270 mila presenze in città, 100 mila passaggi in 3 giorni sulla metro B, questi gli incredibili numeri fatti registrare nella settimana di gare.

Tutto esaurito nella Capitale
Roma più che mai al centro del mondo, con migliaia di appassionati giunti da ogni parte per assistere alla tre giorni di gare. Un patrimonio che non deve andare disperso ora che si spegneranno le luci della grande kermesse, non solo per quanto riguarda uno sport come il golf, non proprio popolare nel senso di poco adatto a tutte le varie categorie di persone, ma anche perchè tutto quello che ha girato introno a un evento di questa portata deve convincere tutti dell’importanza che deve avere per la città di Roma l’organizzazione di questi avvenimenti sportivi. “Questa incredibile Ryder Cup è stata una grande opportunità per promuovere la cultura e la bellezza di Roma, ma anche e soprattutto un eccezionale volano per l’economia cittadina“, ha detto il primo cittadino della Capitale, Gualtieri. “Grazie a tutti coloro che hanno lavorato duramente per rendere possibile questo evento, dai vertici istituzionali, sportivi, locali coinvolti a tutte le lavoratrici e i lavoratori di questa colossale organizzazione. Continueremo a lavorare per fare di Roma una capitale di grandi eventi che stupiscono il mondo”.