Roma, scatta l’allarme: ogni giorno oltre 70.000 persone rischiano la vita

La capitale è una delle città maggiormente colpita da un particolare evento, che mette a repentaglio più di 70.000 persone

Il rischio idrologico a Roma è sempre dietro l’angolo. Frane, voragini e allagamenti sono ormai all’ordine del giorno. Lo stesso Campidoglio, tempo fa, ha spiegato sul suo portale ufficiale che “nell’ambito del rischio idraulico e meteo-idrogeologico rientrano gli effetti sul territorio indotti dalle “condizioni meteorologiche avverse” e dall’azione delle acque superficiali, in forma liquida o solida, a contatto con il terreno. A Roma il rischio idraulico è connesso alla presenza dei due fiumi principali: il Tevere e l’Aniene”.

Frane, alluvioni, smottamenti. A Roma ogni giorno oltre 70.000 persone rischiano grosso – Roma.Cityrumors.it

La Capitale vive quindi una situazione molto delicata, tanto da spingere il Campidoglio ad intervenire, realizzando un bando per affidare ad un unico operatore privato il servizio di “pronto intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico connesso alle criticità idrauliche, geomorfologiche e di dissesto del territorio di Roma Capitale”, per un importo di quasi un milione di euro.

L’accordo durerà fino al 2026 e comporterà l’affidamento delle operazioni per mitigare i rischi delle piene dei fiumi e di numerosi problemi geologici che attanagliano la capitale. L’impresa che si aggiudicherà il bando  sarà obbligata, in caso di necessità, “ad attivare immediatamente le attività di pronto intervento, entro 45 minuti dalla chiamata, nell’intero arco delle 24 ore giornaliere, al fine di eliminare immediatamente lo stato di pericolo/insidia con l’esecuzione di idonee lavorazioni”.

Oltre 70.000 persone a rischio

Come sottolineato in precedenza, la presenza di due fiumi come Tevere e Aniene, rappresenta per la città una grande fonte di pericolo: le piene dei due fiumi infatti rischiano di creare pericoli alle popolazioni che vivono nei pressi dei due fiumi. Secondo un recente studio, sono  71.500 le persone che vivono in zone potenzialmente a rischio esondazione nella Capitale.

Il Tevere e l’Aniene a rischio alluvioni – Roma.Cityrumors.it

Esondazioni e frane: le zone più pericolose

Tra i territori più pericolosi  c’è Ponte Milvio (la cui strozzatura mette a rischio di esondazione anche il quartiere Flaminio e le aree i Tor di Quinto, del Foro Italico e della Farnesina), la zona della Tiburtina fra San Basilio e Rebibbia, dove il pericolo arriva da possibili esondazioni dell’Aniene (e dove è presente un’area industriale), e alcune zone di Casal de’Pazzi e Montesacro. Per quanto riguarda il pericolo frane, le zone più a rischio sono la collina di Monte Mario, viale Tiziano,  Monteverde Vecchio e la Balduina. L’Ispra ha inoltre censito le voragini che si aprono sul territorio urbano di Roma. Per voragini si intendono tutti gli eventi di grandi dimensioni metriche, sia di diametro che in profondità. I Municipi più colpiti sono il V, il VII e il II, soprattutto nei quartieri Tuscolano, Prenestino e Tiburtino ma anche il centro storico è colpito, in particolar modo nelle aree dell’Aventino, del Palatino e dell’Esquilino.

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