I biancocelesti portano a casa la vittoria, al termine di una gara dalle mille emozioni. Decide Vecino
La Lazio batte l’Atalanta 3-2 e trova la terza vittoria in campionato. I biancocelesti dominano nei primi 25′ poi calano e crescono nel finale, trovando il gol vittoria con Vecino. Prestazione di carattere e prova convincente per gli uomini di Sarri

Foto Alfredo Falcone/LaPresse
Provedel 6: Assiste da spettatore ai primi venti minuti di dominio biancoceleste. Poi, alla prima occasione, viene battuto da Ederson. Non può nulla sul colpo di testa ravvicinato del centrocampista atalantino. Ad inizio ripresa è sorpreso dal colpo di testa ravvicinato di Kolasinac. Salva su Murile nel finale
Marusic 5: Torna a destra e dalla sua parte ha Ruggeri, uno dei nerazzurri più pericolosi nel primo tempo. Nel primo tempo gli concede un paio di incursioni pericolose (su tutte, quella che porta al cross per il gol di Ederson). Nella ripresa si addormenta in occasione del gol di Kolasinac.
Casale 6: Torna titolare dopo l’esclusione in Champions League. Al 14′ ha l’occasione per chiudere la partita, ma da due passi calcia addosso a Musso. Gioca spesso d’anticipo su Scamacca. Lotta.
Romagnoli 5,5: Così come a Glasgow, anche oggi non è perfetto in occasione del gol subito. In ritardo sull’incursione di Ederson. Ad inizio ripresa viene superato con troppa facilita da De Katelaere, che lo salta con un sombrero in area. Nel finale si riprende.
Hysaj 6: Nel primo tempo pensa più alla fase difensiva, concentrandosi su Zappacosta. Nella ripresa sembra l’unico del reparto difensivo a mantenere la concentrazione. Si concede un unico errore nel finale (ma poteva essere decisivo). Lo salva Provedel.
Guendouzi 6,5: Mossa a sorpresa di Sarri. Il francese si muove bene e con personalità. Mette apprensione alla difesa sui corner e poi permette alla Lazio di ripartire con il suo dinamismo. Scheggia la traversa con un destro potente dal limite dell’area di rigore.
Kamada 6: Ignorato da Felipe Anderson e servito in modo sbagliato da Pedro. Dal suo ingresso in campo la Lazio torna a salire e a rendersi pericolosa.
Rovella 6,5: Qualcuno lo aveva paragonato a Lucas Biglia. Alla luce delle recenti prestazioni sembra molto più simile a Lucas Leiva. Cuce il gioco, recupera palloni e si piazza davanti alla difesa, facendo da argine. Soffre sulle palle alte (non è perfetto nell’occasione del gol di Ederson).
77′ Cataldi 6: Entra e partecipa all’assalto finale. Mette ordine alla manovra.
Luis Alberto 6: Primo tempo a bassa cilindrata. Perde qualche pallone di troppo e sbaglia (cosa inconsueta) qualche appoggio. Sembra essere il meno propositivo del terzetto di centrocampo. Sarri lo richiama ad inizio ripresa.
55′ Vecino 8: In gol contro il Torino, a Glasgow e oggi. E’ l’uomo della provvidenza per Sarri. Regala tre punti preziosissimi.
Felipe Anderson 6: Primo tempo con luci e ombre. E’ lui a regalare a Castellanos l’assist per il gol del raddoppio. Ma a lungo andare si spegne. In fase difensiva soffre Ruggeri. Commette troppi errori nel palleggio
77′ Isaksen 6,5: Entra bene, anzi benissimo: dribbling riusciti, numeri sugli avversari e punizioni prese. Può davvero diventare un’arma in più
Castellanos 7,5: Esordio all’Olimpico dal primo minuto. Gioca di sponda, fa salire la squadra e regala profondità. E alla prima occasione va a segno, con un tap-in solo apparentemente facile. Tenere basso quel pallone, che gli era rimbalzato davanti, non era affatto facile. Nella ripresa regala a Vecino il pallone del raddoppio. Gol e assist: cosa chiedere di più?

Foto Alfredo Falcone/LaPresse
Zaccagni 6: In controtendenza con ciò che solitamente accade dall’inizio del campionato, la Lazio nel primo tempo gioca molto più a destra che a sinistra. Zaccagni non si perde d’animo e regala qualche giocata di livello. Si fa notare per un paio di ripiegamenti difensivi.
55′ Pedro 6,5: Sta bene e meriterebbe un maggior minutaggio. Come a Milano gli annullano un gol per fuorigioco. Nel finale partecipa all’assalto della squadra e si dimostra uno dei più lucidi.