Il bello ma tortuoso circuito che si snodava tra le vie del quartiere EUR di Roma, risulta ad oggi però troppo stretto per le auto elettriche di nuova generazione Gam3, più veloci e potenti delle precedenti
Nonostante il contratto rinnovato nel 2020 per cinque anni e con ancora due gran premi da disputare sembra ormai certo l’addio della Formula E al circuito cittadino dell’EUR a Roma. Le ipotesi sul tavolo restano quelle di trovare soluzioni alternative come il circuito di Vallelunga non lontano dalla Capitale sede permanente di gare di formule minori.

Il calendario a 16 EPrix pressoché definitivo della decima stagione è stato ufficializzato dopo l’ultima seduta del Fia World Motor Sport Council. L’Italia resta nel calendario del mondiale elettrico con il doppio appuntamento del 13 e 14 aprile, ma è quasi certo un cambio di sede. L’ipotesi è stata presa in considerazione in seguito a una revisione da parte degli esperti della Formula E e della Fia delle gare della Stagione 9 a Roma.
Roma potrebbe perdere il suo Gran Premio
“Si sta ragionando su un probabile cambio di sede per le gare 7 e 8”, questo il comunicato ufficiale emesso ieri dall’organizzazione del Campionato mondiale Eprix. E le gare 7 e 8 in calendario sono proprio quelle assegnate all’Italia e da sempre ospitate dalla città di Roma con il circuito cittadino ricavato tra le strade del quartiere EUR alla periferia sud della città. Diventa così a rischio la permanenza di Roma e quindi anche dell’Italia nel circuito della Formula E. Ieri è stato annunciato il calendario 2024 ed è stato evidenziato il dubbio relativo alla presenza dell’Italia e si è parlato di ricerca di sedi alternative. Anche lo stesso sibndaco Gualtieri ieri è intervenuto sulla questione. “C’è una questione tecnica che è determinata dal fatto che queste macchine aumentano la velocità e quindi non è più sicuro farle andare tra le strade dell’Eur. Stiamo valutando con gli organizzatori l’ipotesi di Vallelunga“.

Macchine troppo potenti
L’E-prix di Roma ha, da una parte sempre suscitato grande interesse nella Capitale con grandi riscontro di pubblico e audience televisiva, dall’altra ha sempre provocato più di una lamentale per le deviazioni al traffico e per le strade chiuse nella settimana delle gara che indubbiamente qualche disagio nei cittadini del quartiere interessato al circuito, ha sempre provocato. la decisione non è ancora ufficiale, ma sembra che siano stati gli stessi team a bocciare l’ultimo GP corso lungo la Cristoforo Colombo: “Le nuove vetture non riescono a destreggiarsi lungo un tracciato così stretto”. Non una bocciatura organizzativa, ma tecnica. I tecnici hanno rilevato come la monoposto Gen3, più veloce e potente, abbiano evidenziato i limiti dello stretto e tortuoso circuito del quartiere commerciale di Roma.