Da mesi in zona Ostiense, è stato creato un mercatino abusivo, dove si vendono oggetti di indubbia provenienza. Le proteste dei Comitati di quartiere e dei cittadini cadono nel vuoto
Su Youtube esiste un video che da mesi viene visualizzato con frequenza e che spiega perfettamente ciò che accade nel quartiere Ostiense, a ridosso dell’uscita della Metro B Piramide. “Mercatino Abusivo della Piramide dove puoi trovare di tutto”, il titolo del filmato, che ad oggi conta più di 166.000 visualizzazioni e che fotografa alla perfezione uno spaccato della capitale.

Rom e immigrati, hanno messo su un mercatino abusivo, vendendo ogni tipo di materiale a prezzi bassissimi. Qui puoi trovare di tutto: dai giochi per bambini alle borse, dagli abiti, alle scarpe (a volte anche spaiate), dai dispositivi elettronici (non sempre funzionanti) agli accendini, fino a cappelli, sciarpe, maglioni. Capire la provenienza della merce venduta è quasi impossibile: si tratta, per lo più, di abiti dismessi, abbandonati o (secondo le forze dell’ordine), rubati.
Fatto è che da mesi “il mercatino degli stracci”, (come è stato soprannominato) resiste a controlli, tentativi di sgomberi e allontanamenti da parte delle forze dell’ordine. Nonostante le innumerevoli segnalazioni dei comitati di Quartiere dell’Ostiense, le postazioni (soprattutto durante le feste) sono aumentate a dismisura. Se prima il mercatino veniva organizzato prevalentemente il sabato e la domenica, ora è presente tutti i giorni: dalle primo ore del mattino, fino a tarda sera. Anche a Natale, capodanno e nel giorno dell’Epifania. In caso di controlli, i venditori si allontano velocemente e, nel giro di poche ore, tornano a riaprire le lenzuola e a mostrare la merce.

Illegalità e sporcizia regnano sovrana, in una zona molto frequentata della Capitale. Si è formata poi una sorta di discarica a cielo aperto: cumuli di mercanzia lasciati di fianco al marciapiede: oggetti invenduti, buttati o malfunzionanti, restano in bella vista: senza che nessuno possa intervenire. Si tratta di indumenti, oggetti elettronici, suppellettili. Tutto sotto gli occhi (spesso rassegnati) dei residenti, ormai abituato allo spettacolo che si consuma quotidianamente.
L’intervento del Comune, ed il ritorno del mercatino
Il 18 agosto scorso il Comune, sul suo sito ufficiale, annunciava con orgoglio un “intervento straordinario di pulizia e decoro di piazzale Ostiense, effettuato da Ama in collaborazione con la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia Locale di Roma. Gli operatori di Ama sono intervenuti con due squadre, un’idropulitrice, due spazzatrici e quattro camion per i rifiuti raccolti. Le operazioni di pulizia hanno riguardato il piazzale antistante la stazione della ferrovia Roma-Lido, Piramide e il piazzale Ostiense con una particolare attenzione alle aree interessate da un mercatino abusivo. I nostri operatori, che desidero ringraziare, hanno svolto una bonifica su tutta l’area – ha commentato il Presidente di Ama, Daniele Pace – L’intervento si è reso necessario per contrastare il degrado alimentato da un mercatino abusivo che causava disagi e pericoli per la sicurezza dell’intero quadrante”.

I sequestri che non scoraggiano i venditori
Ma nel giro di poche ore, la situazione è tornata come prima. Sono tornati i lenzuoli, la merce venduta e la sporcizia. I comitati di quartiere e i residenti chiedono da mesi un presidio fisso di vigilanza. Ma al momento non ci sono stati interventi concreti. Solo operazioni sporadiche. Come quella descritta dal Comune, o l’intervento dei carabinieri della compagnia Roma Eur, che insieme agli agenti della polizia di Roma Capitale, a novembre scorso hanno controllato e identificato una ventina di persone. Poche settimane fa vennero sequestrati 1200 chili di merce. Ma questo tipo di operazioni non servono a nulla. I venditori, come se niente fosse, tornano sul luogo e continuano a vendere la loro merce, regalando uno spaccato triste e desolato della Capitale. Una fotografia di una città incapace di far rispettare le regole in un quadrante molto frequentato e che la sera si riempie di turisti e di persone. Costrette a muoversi tra venditori illegali e merce dall’indubbia provenienza.