Caso Emanuela Orlandi, il fratello lancia una manifestazione: “La giustizia non si può silenziare”

A 41 anni di distanza la famiglia chiede di non dimenticare e organizza una manifestazione in piazza per chiedere giustizia e verità sull’omicidio di Emanuela Orlandi

Una grande riunione di piazza, organizzata il 13 gennaio alle ore 15.30 in piazza Cavour a Roma, per continuare a chiedere verità e giustizia per Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983, e tenere alta l’attenzione sul caso anche in attesa che inizi a lavorare la Commissione parlamentare di inchiesta approvata dal parlamento, ma ancora non costituita.

Una manifestazione per Emanuela Orlandi – Roma.cityrumoprs.it

 

Emanuela Orlandi è una cittadina vaticana di soli quindici anni scomparsa nel giugno del 1983. E’ uno dei misteri più fitti della storia italiana, un buco nero che coinvolge forse troppe persone, troppe situazioni per sperare di arrivare un giorno alla verità. Ma dopo anni di processi infruttuosi, indagini, rivelazioni, voci e depistaggi, alcuni mesi fa il Vaticano ha deciso di riaprire il caso della ragazza scomparsa.

L’ultimo ad arrendersi

La vicenda di Emanuela Orlandi continua a tenere vivo l’interesse pubblico. Il caso della ragazza di quindici anni, figlia di un commesso pontificio, sparita a Roma il 22 giugno 1983, dopo essere uscita da una scuola di musica, è tornato agli onori delle cronache dopo che Papa Francesco ha deciso di riaprire un’inchiesta per cercare di risolvere, insieme alla Procura di Roma, un mistero occultato da anni di depistaggi, di strumentalizzazioni e di distorsioni mediatiche. Anche i famigliari di Emanuela Orlandi a distanza di quarantuno anni cercano risposte, tenendo alta, con l’aiuto della stampa, l’attenzione su uno dei maggiori casi italiani irrisolti. Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, è convinto che il Vaticano sappia qualcosa sulla sparizione di sua sorella. Ecco perchè ha deciso di organizzare una manifestazione per il prossimo 13 gennaio a Piazza Cavour. “Dobbiamo dare una risposta forte al silenzio che da dopo l’estate sta avvolgendo questa storia”, ha scritto in questi giorni  scritto Pietro Orlandi, annunciando l’intenzione di organizzare la manifestazione.

Pe non dimenticare

L’appuntamento è sabato 13 gennaio a Roma, piazza Cavour, alle ore 15.30, con un corteo dedicato al ricordo di Emanuela, una data con un significato preciso, visto che il 15 gennaio sarebbe stato il suo compleanno. “Ero e sono il fratello di Emanuela. Lo sarò sempre, fino a quando la verità non verrà fuori. Lo sarò anche dopo. Ho sempre detto che fino a quando non trovo i suoi resti per me è un dovere cercare Emanuela viva”, ribadisce con forza il fratello Pietro. Lo scorso novembre, il Senato ha dato il suo via libera definitivo all’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, altro grande mistero di Roma. “In questo momento ci sono tre inchieste aperte: quella Vaticana, quella della Procura di Roma e questa della Commissione che non è ancora partita ma è diventata legge”, continua Olrandi. “Adesso ci auguriamo che i senatori e i deputati accelerino i tempi per costituirla. Io auspico che lo facciano nel più breve tempo possibile perché l’attesa è la parola che ci ha accompagnato in questi 40 anni”. Da qui nasce l’esigenza di una manifestazione per tenere sempre la luce accesa sulla vicenda della ragazza scomparsa. “Più saremo e più forte sarà il messaggio a chi vuole continuare ad occultare la verità”, scrive ancora in un post su Facebook Pietro Orlandi, “stanno cercando di far dimenticare, di abbassare l’attenzione e per questo serve una forte presenza alla manifestazione. Devono capire tutti, Vaticano, procura, politica, media, che la sete di giustizia non si può silenziare”.

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