Un’avventura enogastronomica che promette di incantare gli occhi dei viaggiatori e celebrare la passione per il buon cibo.
A pochi chilometri dalla frenesia di Roma, si nasconde un tesoro di inestimabile valore, un angolo di paradiso che attende di essere esplorato: il percorso del gusto nella Tuscia viterbese. Questo itinerario unico, che si snoda attraverso la Via Francigena, offre un’esperienza immersiva nella natura, nella storia e nella ricca tradizione enogastronomica locale, rappresentando una meta imperdibile per gli amanti delle escursioni a piedi e in bicicletta.
La Tuscia, con i suoi 115 km di sentieri che collegano Roma a Viterbo, incanta i visitatori con un mix perfetto di bellezze naturali, tesori storici e delizie culinarie. Dal cuore pulsante di Roma fino ai confini della Maremma Laziale, il percorso invita a scoprire calanchi mozzafiato, antiche necropoli etrusche e borghi medievali, ognuno con la propria storia da raccontare e sapori da assaporare.
Un percorso immerso tra natura e buon cibo
Il progetto “La Francigena e le Vie del Gusto“, promosso dal Comune di Acquapendente (VT), si pone l’ambizioso obiettivo di rivalutare e promuovere questo tratto della Via Francigena, candidandolo a diventare patrimonio UNESCO. Attraverso un attento lavoro di valorizzazione delle oltre 60 realtà locali, il percorso del gusto si rivela un’esperienza enogastronomica a cielo aperto, dove il viandante può immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni del territorio.
Il cuore pulsante di questa avventura è il Cesto del Viandante, una selezione di prodotti tipici presentati in packaging eco-sostenibile, che introduce ai sapori autentici della Tuscia. Il percorso è arricchito da eventi come il concorso culinario “Tuscia Stellata”, che vede la partecipazione di chef stellati impegnati a valorizzare le eccellenze locali, creando un ponte diretto tra il passato gastronomico e le innovazioni culinarie contemporanee.
Per gli appassionati di cicloturismo, il percorso offre un’esperienza unica: 115 km di sentieri che attraversano 1500 m di dislivello, toccando luoghi come Vetralla, Capranica e Sutri, fino a giungere a Monterosi. Questo itinerario non solo mette in luce la varietà del paesaggio laziale, ma offre anche l’opportunità di partecipare a laboratori tematici, come “Storie di Bici e Amicizia”, che riflettono sull’importanza di un turismo inclusivo e accessibile.
La Maremma Laziale si rivela un vero e proprio palcoscenico naturale, dove la storia si intreccia con la natura in un dialogo costante. Da Civita di Bagnoregio, la “città che muore”, alla valle dei Calanchi di Lubriano, fino alle acque cristalline del lago di Bolsena, ogni tappa del percorso è una scoperta, un’emozione, un ricordo indelebile.
Inoltre, l’applicazione TusciApp Francigena guida il visitatore attraverso le meraviglie del percorso, offrendo informazioni dettagliate su percorsi, attrazioni e punti di ristoro, rendendo l’esperienza ancora più immersiva e gratificante.