Digital insurance automotive innovation

Grazie allo sviluppo e distribuzione di soluzioni per mobile device, Horizon Blue Cross Blue Shield e Daytona Beach sono riuscite a sviluppare strategie innovative in grado di costruire valore insieme a collaboratori e clienti.

A tutto vantaggio in primis del fatturato e della soddisfazione della customer base, in secondo luogo delle nuove strutture di Strategic Marketing aziendali.

Siete ancora tra chi crede di essere in un business troppo “tradizionale”per trarre benefici, anche economici, da una Mobile App?

Sempre più casi dimostrano il contrario: non è strettamente necessario essere una start-up innovativa per servire meglio i propri clienti o rendere i partner e collaboratori più produttivi facendo leva sull’immediatezza e sull’usabilità dei software per smartphone e tablet.

Le App possono infatti diventate naturali estensioni fisico-tecnologiche delle attività dell’organizzazione, andando ben oltre i temi cari al marketing strategico e alla customer care di base, e ponendosi come base per trasferire risorse e competenze virtualmente ovunque lo si desideri.

A questo proposito la testata americana Computerworld racconta i casi di due società americane – due business tradizionali, per l’appunto – che grazie all’introduzione nei propri processi di Mobile App specifiche sono riuscite a generare un rapido ritorno sugli investimenti, con conseguente crescita di fatturato e margini.

Horizon Blue Cross Blue Shield of New Jersey e Daytona Beach, questi i nomi delle due società (la prima è attiva nelle assicurazioni sanitarie, la seconda è una catena di concessionarie automobilistiche) si sono distinte in occasione dell’Enterprise Digital Edge 25 Awards, un programma con cui IDG, il gruppo a cui fa capo Computerworld, ha premiato le imprese che meglio hanno saputo sfruttare le tecnologie digitali per dare vita a nuovi modelli di business.

Tagliare costi e aumentare la soddisfazione dei clienti era anche l’obiettivo dei concessionari auto che fanno capo all’insegna Daytona Beach.

Per il gruppo basato in Florida la società di consulenza DME automotive ha creato una App capace di convogliare i dati della vettura del cliente, stabilendo una connessione uno a uno con il dealer da cui è stata acquistata.

In questo modo diventa possibile effettuare richiami della macchina in caso di potenziali guasti dichiarati dal costruttore, proporre manutenzioni non programmate ma specifiche (in base al reale utilizzo del veicolo) e progettare campagne di marketing ad hoc tarate sulle esigenze del guidatore.

Detto così sembra tutto semplice, ma DME automotive ha dovuto fare un enorme lavoro di integrazione con i sistemi informatici dei vari concessionari, Così è nata Driver Connect, disponibile per iOs e Android.

Utilizzare la Mobile App è semplice: una volta scaricato e inserito il VIN (vehicle identification number), è possibile stabilire un contatto continuo con il rivenditore, alimentando un database che attinge alle informazioni inserite dagli utenti, ma anche alle segnalazioni dei costruttori, ai dati relativi al contesto e recependo aggiornamenti di varia natura.

L’applicazione migliora col tempo e si affina in base all’utilizzo che ne fa ciascuna organizzazione, non sempre puntando sull’automazione di ultima generazione.

 

Di Claudio Fratocchi

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