Il nuovo anno formativo dei volontari del Career Center, area deputata al vero e proprio orientamento delle donne che si rivolgono all’associazione, è iniziato con il webinar condotto da Stefano Greco, psicologo del lavoro, formatore e saggista, che ci ha raccontato qualcosa di sé e della scelta tematica dell’incontro.
Dress for Success Rome, dal primo giorno della sua fondazione, ha investito totalmente e costantemente nella formazione dei propri volontari, a prescindere dalla loro area di riferimento all’interno dell’organizzazione. Per quanto riguarda il Career Center, il settore che offre accoglienza, supporto e orientamento alle donne in cerca di lavoro, indispensabile è stata, ed è, la collaborazione con Adifor – Dire, Fare, Orientare, che oltre a preparare e supervisionare un attivo gruppo di circa trenta persone, fornisce l’opportunità di incontrare molti professionisti del settore. Il primo ospite del 2021 è stato Stefano Greco, psicologo del lavoro, formatore e saggista, al quale abbiamo rivolto qualche domanda inerente al proprio lavoro e al webinar che ha condotto lunedì 25 gennaio: “Come utilizzare lo strumento della supervisione di gruppo”.
Salve dott. Greco, ci racconta più in dettaglio la sua attività?
Sono psicologo, regolarmente iscritto all’Ordine del Lazio. Le mie competenze distintive riguardano la Psicologia del lavoro e delle Organizzazioni. Sono stato sempre affascinato dall’ “homo faber” e dal talento profondamente “creativo” dell’umanità, così ho alimentato la mia innata vocazione al lavoro acquisendo competenze specifiche per la consulenza di direzione aziendale, mi sono occupato di formazione, di selezione del personale, di processi di orientamento ma anche di progetti di personal branding per le università. Sono autore di varie pubblicazioni e di libri, dei quali Da “risorse umane” a persone (Franco Angeli, 2009) ha rappresentato, in particolare, una vera e propria missione, con la quale testimoniare che il recupero della centralità del valore delle persone nelle organizzazioni, come negli altri sistemi sociali, è possibile.
Che impressione ha ricevuto dal primo incontro con Dress for Success Rome?
Ho percepito fin da subito un’attesa positiva sull’incontro e, soprattutto, un buon livello di coinvolgimento e di ascolto. Quello proposto è stato avvertito come un tema prioritario, che ha creato connessione e consapevolezza di essere un team.
Che cos’è, cosa fa e perché è così importante la supervisione?
La supervisione è uno strumento di coordinamento di un gruppo di lavoro, come, nel caso specifico, il Career Center di Dress for Success Rome. Esso garantisce l’efficacia del gruppo stesso e tutte le organizzazioni ne fanno uso, a prescindere dal contesto. I metodi di gestione di questo strumento possono coinvolgere il gruppo in toto, con un “conducente” per tutti, oppure, una coppia dei componenti, in cui ogni singolo si confronta con l’altro. Nel primo caso, chi conduce raccoglie i punti di forza e di debolezza emersi, per gratificare quelli forti ma anche per facilitare la discussione su come migliorare i punti deboli. Nel secondo caso, ciascun volontario suggerisce al collega come poter lavorare sui punti deboli e “ci si scambia” quelli di forza. Si conclude con una sintesi di gruppo. Tutto ciò è utilissimo ai fini di un’ottimale gestione della relazione di supporto, che permetterà ai volontari di essere empatici, di mantenere il focus sulla missione e di vivere bene il proprio ruolo e, alle beneficiarie, di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Quali sono gli elementi che permettono a un team di funzionare correttamente?
La priorità in un team è quella di avere un obiettivo comune, chiarito da un responsabile, quindi, la funzione della leadership. Il team deve agire come una mente collettiva in cui è vitale la funzione del feedback e lo scambio di comunicazione, che deve essere aperta. Ogni singolo componente della squadra si realizza in essa e si fa responsabile del valore collettivo. Volendo prendere in prestito un’immagine sportiva, nemmeno chi possiede le qualità del “bomber” può stare in campo da solo. Il team si “forma”, si costruisce continuamente e costantemente; per questo, l’attività di team building è inevitabile.
Avrebbe già un’idea per il prossimo webinar con DfS Rome?
Non voglio “spoilerare” nulla, ma parlare di temi come resilienza, empatia e soft skills, alla luce del confronto avuto, non mi dispiacerebbe. Inoltre, mi offro già di partecipare come uditore alla prossima occasione. Mi accettate?