Frosinone, spari nel carcere: la pistola arriva con un drone

6 colpi contro 3 detenuti all’interno del carcere di Frosinone; un detenuto ha impugnato l’arma e l’ha rivolta contro un agente per intimidirlo, poi ha esploso i colpi.

Il ragazzo di 28 anni originario di Napoli e detenuto nell’area di alta sicurezza per reati di camorra dopo aver ricevuto il permesso per andare a fare la doccia, ha puntato l’arma contro il volto di un poliziotto e si è fatto consegnare le chiavi del piano. Una volta ottenute ha raggiunto la cella che cercava è entrato e ha sparato contro 3 detenuti: fortunatamente nessuno è rimasto ferito.

L’arma sarebbe arrivata nel carcere attraverso un drone, sistema utilizzato anche per consegnare cellulari.
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto al capo del Dap (Bernardo Petralia) di recarsi di persona nel carcere di Frosinone per verificare se, effettivamente, con un drone si possano davvero eludere le misure di sicurezza che un carcere dovrebbe avere. 

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