Scuole senza spazi: a settembre uno studente su 5 in aula, gli altri da casa

Sono quattro su cinque gli studenti che a settembre saranno ancora costretti a seguire le lezioni scolastiche da casa. La didattica a distanza risulta uno strumento fondamentale per tamponare il problema delle distanze di sicurezza causa Covid, ma non può essere una soluzione definitiva.

La vicesindaca di Roma Maria Teresa Zotta con delega all’edilizia scolastica ha dichiarato:
“In vista di settembre con l’obbligo di rispettare le distanze di sicurezza e le misure anti-contagio per l’emergenza Covid-19, le scuole superiori della Capitale e della provincia non potranno accogliere tutti gli studenti. Non sono sufficienti a garantire la didattica in presenza e al contempo assicurare il distanziamento sociale.
Tutti i plessi sono pieni. Complicato se non impossibile l’uso di altri edifici, perché non si può prendere un palazzo o un appartamento e decidere da un giorno all’altro di crearci un istituto o una classe. Ci sono delle norme da rispettare”.

Questo è lo scenario per le 245 scuole superiori di Roma e le cose non cambiano molto per gli istituti di grado inferiore. La vicesindaca conclude affermando che si sta lavorando “per garantire almeno la presenza per gli studenti dei primi anni e per quelli con disabilità”. Gli altri alunni saranno costretti a rimanere nelle proprie abitazioni, in attesa che venga trovata una soluzione per tornare tutti insieme a seguire lezioni dal vivo.

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