Non si fermano le proteste degli agricoltori che anche domani, partendo dai presidi dove stazionano ancora centinaia di trattori, si muoveranno per far sentire la loro voce
Non accenna a fermarsi la protesta degli agricoltori che oramai va avanti da oltre una settimana. Dai due presidi ancora attivi, quello nella zona a nord di Roma sulla Nomentana e quello invece a sud della Capitale, su via di Castel di leva, sono ancora molti gli agricoltori che con i loro trattori restano parcheggiati in attesa di muoversi per le vie della città, per manifestare il proprio dissenso contro le politiche economiche della Comunità europea e per chiedere aiuti concreti anche all’attuale governo.
Dopo alcune sfilate simboliche per le vie del centro storico della capitale, la manifestazione al Circo Massimo, il sit-in alla Bocca della Verità, ieri mattina in Piazza San Pietro la protesta degli agricoltori ha avuto anche la benedizione del Pontefice. Con la presenza della mucca Ercolina, reduce anche dalla passerella sanremese, gli agricoltori avevano chiesto con una lettera la possibilità di presenziare in piazza in occasione dell’Angelus domenicale.
La protesta va avanti
Anche se divisa in più sigle e associazioni, la protesta degli agricoltori va avanti con altre iniziative. Dai presidi ancora attivi alle porte della Capitale, infatti, i motori dei trattori restano pronti a mettersi in moto e continuare a testimoniare con la loro presenza la protesta. Domani, martedì 20 febbraio, in mattinata circa 150 mezzi, che stazionano da giorni nel presidio di via Nomentana, partiranno in corteo verso Colleverde alle porte di Roma dalle 9 alle 12. Mentre un’altra manifestazione statica si terrà dalle 9:00 a piazza della Repubblica con due trattori e circa 50 persone. Entrambe le proteste sono state preavvisate alla questura di Roma dalla sigla Agricoltori italiani in modo comunque di arrecare meno disagio possibile agli automobilisti romani.
Si mobilitano anche altre piazze
Dopo la presenza di ieri mattina in Piazza San Pietro per l’Angelus, dove una rappresentanza degli agricoltori, insieme alla famosa mucca Ercolina, ha ricevuto la benedizione direttamente di Papa Francesco, altre piazze in tutte le regioni d’Italia continuano a mobilitarsi per proseguire a oltranza la protesta. Al centro delle manifestazioni restano le note problematiche come l’aumento dei costi del carburante, le politiche europee, le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime e l’Irpef relativo ai terreni. La protesta degli agricoltori ad esempio è arrivata anche in Alto Adige, dove hanno fatto il loro ingresso nel centro di Bolzano 120 trattori. Nuove proteste degli agricoltori e degli allevatori sono previste il 17 febbraio in Abruzzo, dai presidi attici a l’Aquila e a San Salvo.