Una meravigliosa area naturale e protetta della regione Lazio. Tra archeologia, storia, natura, fauna e flora.
Il Lazio regala da sempre molte bellezze naturali. Basta uscire da Roma – che di storia, archeologia, arte ne ha davvero tanto da offrire – ed ecco che quello che c’è nella regione è una continua e piacevole sorpresa agli occhi di tutti.
Basti pensare che vi è una zona naturale e archeologica proprio vicino Roma. Una vera e propria area protetta che occupa ben 534 ha. Vi è anche una proposta di ampliamento di questa zona ai confini con Roma con le vicine tenute.
Un Parco naturale archeologico
Questa incredibile area naturale protetta, incuriosisce i tanti i quali vogliono scoprire e riscoprire le bellezze di una regione che non delude mai in termini di paesaggio, ma anche ricca di storia e archeologia quale potrebbe essere il Lazio. Ma ci si chiede dove si possa ammirare questa meraviglia poco distante dalla già bella e suggestiva Roma.
Si chiama Parco dell’Inviolata, un Parco regionale archeologico naturale e si trova nel comune di Guidonia Montecelio. Delimitato a nord dai monti Cornicolani, a est dal bacino delle acque Albulae e poi a sud da alcuni piccoli centri abitati tra cui vi è anche Formello. Ma come mai si chiama “Inviolata”? Ebbene sembra che l’origine di questo nome derivi dal Monastero Femminile di Santa Maria in Via Lata. La tenuta apparteneva proprio a questo monastero.
L’intera area è stata protagonista durante l’epoca della Preistoria, tanto che studiosi archeologi hanno ritrovato delle testimonianze tangibili dell’epoca, tra cui oggetti e utensili del Paleolitico. Proprio la Sopraintendenza Archeologica del Lazio, con i vari scavi archeologici effettuati, ha testimoniato la presenza di resti risalenti almeno fino all’età del bronzo. Alcuni di questi oggetti sono oggi esposti nell’Antiquarium di Montecelio.
Un luogo intriso di storia e natura
Addirittura c’è stata la scoperta di una necropoli protovillanoviana e anche il ritrovamento di resti appartenenti alla antica città di Ficulea, la quale insieme a Corniculum sparì proprio per l’avanzata di Roma. Il paesaggio in questa incredibile area naturale e archeologica del Lazio è ricca di torri, antichi ruderi, ma anche sepolcri e mausolei.
Anche il ritrovamento della Triade Capitolina dell’Inviolata, un incredibile gruppo marmoreo, oggi conservato nel Convento di San Michele Arcangelo a Montecelio. All’interno di questo Parco dell’ Inviolata vi sono dei piccoli boschi, i quali arricchiscono tutta l’area, insieme alla presenza di ruscelli. Tra i più famosi sono Fosso del Cupo, Fosso Capaldo, Fosso dell’ Inviolata. Vi sono anche quattro laghetti.
La fauna e la flora arricchiscono il parco dell’ Inviolata
Diverse le varietà di uccelli che si possono ammirare in questo Parco dell’ Inviolata. Basti pensare alle cornacchie, aironi, garzette, germani reali, i martin pescatori, solo per citarne alcuni. Ma non manca una vasta gamma di mammiferi tra cui spuntano le volpi, i cinghiali e i ricci. Diverse le specie dei rettili, dalla lucertola campestre alla natrice con collare.
Anche gli anfibi, come le rane verdi fino ad arrivare al tritone punteggiato. Ma proprio nei laghetti che caratterizzano questo parco sono stati introdotti dei pesci dai pescatori. L’unica eccezione è il vairone trovato solo nei ruscelli. Ma la ricchezza della fauna in questa area sorprende ancora con la presenza di libellule, granchi di fiume e scorpioni d’acqua.
La flora è incredibile, dato che il paesaggio è proprio quello della tipica campagna romana. Oliveto, frumento, granturco e girasoli, a cui si aggiungono gli olmi e la vite selvatica. Non mancano specie di orchidee e gli alberi di eucalipto. Agricoltura e allevamento arricchiscono questa area del Parco dell’ Inviolata, con coltivazioni e pastorizia.