Tavolini all’aperto vietati? Ecco tutta la verità su cosa sta cambiando

Negli ultimi anni, la città di Roma ha assistito a un proliferare di tavolini all’aperto e dehors, fenomeno accentuato dalle misure d’emergenza adottate durante la pandemia di COVID-19.

Queste disposizioni temporanee hanno permesso a numerosi esercizi di estendere le proprie attività all’esterno, spesso attraverso procedure semplificate come l’autocertificazione.

tavolini all'aperto di un locale
Tavolini all’aperto vietati? Ecco tutta la verità su cosa sta cambiando (Roma.CityRumors.it)

Tuttavia, con il progressivo ritorno alla normalità, l’amministrazione capitolina ha ritenuto necessario regolamentare in modo più strutturato l’occupazione del suolo pubblico, al fine di garantire un equilibrio tra le esigenze commerciali e il decoro urbano.

Nel novembre 2023, la giunta capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri ha approvato un nuovo regolamento che disciplina l’installazione e l’utilizzo dei dehors nella capitale. Uno degli aspetti chiave di questo regolamento è la suddivisione della città in tre aree principali, ciascuna con specifiche normative:

  • Sito UNESCO: In questa zona, che comprende le aree di maggior pregio storico e artistico, le restrizioni sono più severe. I dehors possono occupare fino a un terzo della superficie di riferimento, con l’obiettivo di preservare l’integrità e il decoro dei luoghi simbolo della città.
  • Città Storica: Questa area, pur includendo zone di rilevanza storica, è soggetta a regolamentazioni meno rigide rispetto al Sito UNESCO. Qui, l’occupazione del suolo pubblico per i dehors è consentita fino a due terzi della superficie di riferimento.
  • Suburbio: Nelle zone periferiche della città, le normative sono più flessibili, permettendo ai locali di occupare fino a tre terzi della superficie di riferimento con i propri dehors.

Questa suddivisione mira a bilanciare le esigenze degli esercenti con la tutela del patrimonio culturale e la fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini.

Stop alle pedane nel centro storico

Una delle novità più rilevanti introdotte dal nuovo regolamento riguarda il divieto di installazione di pedane nelle zone di pregio del centro storico. Questa misura è stata adottata per preservare l’estetica e l’armonia architettonica delle aree più rappresentative di Roma, evitando strutture che possano alterarne l’aspetto originale. Le pedane saranno consentite solo in aree dove i marciapiedi non offrono spazio sufficiente per posizionare tavolini, e comunque previa autorizzazione specifica.

tavolini all'aperto di fronte al mare
Stop alle pedane nel centro storico (Roma.CityRumors.it)

Il regolamento introduce anche la possibilità per gli esercenti situati sulla stessa via o piazza di presentare progetti unitari per l’occupazione del suolo pubblico. Questa collaborazione consente di richiedere un aumento fino al 20% della superficie concedibile, favorendo una gestione più armoniosa e coordinata degli spazi esterni. L’obiettivo è creare aree omogenee e ordinate, migliorando l’esperienza sia per i clienti che per i passanti.

Per garantire una distribuzione equa e razionale degli spazi destinati ai dehors, l’amministrazione sta valutando l’implementazione di un algoritmo che calcoli in modo preciso la superficie esterna assegnabile a ciascun esercizio. Questo strumento terrà conto di vari parametri, tra cui la dimensione dello spazio interno del locale e l’ambito territoriale di appartenenza, superando la tradizionale dicotomia tra centro e periferia. L’obiettivo è assicurare criteri uniformi e trasparenti nell’assegnazione delle concessioni, adattandosi alle specificità di ogni contesto urbano.

Il nuovo regolamento per i tavolini all’aperto a Roma rappresenta un passo significativo verso una gestione più equilibrata e sostenibile dell’occupazione del suolo pubblico. Attraverso misure mirate, come la suddivisione della città in aree con normative specifiche, il divieto di pedane nel centro storico, la promozione di progetti unitari tra esercenti e l’uso di algoritmi per il calcolo delle superfici, l’amministrazione capitolina punta a conciliare le esigenze commerciali con la tutela del patrimonio culturale e il benessere dei cittadini. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti collaborino attivamente per garantire il successo di queste iniziative e preservare l’unicità e la bellezza della città eterna.

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