Roma, nella bufera i nuovi autobus dell’Atac: il motivo è davvero pericoloso
Roma, la capitale del trasporto pubblico in Italia, ha recentemente fatto un passo avanti nel rinnovo della sua flotta di autobus con l’arrivo dei nuovi mezzi Solaris. Questi veicoli, moderni e a metano, sono stati accolti con grande entusiasmo, soprattutto per il loro impatto positivo sull’ambiente.
Tuttavia, sembra che l’entusiasmo non abbia fatto i conti con alcuni problemi pratici che stanno emergendo a bordo, sollevando preoccupazioni tra gli autisti di Atac e i sindacati che li rappresentano.
Gli autobus Solaris, che il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva mostrato ai romani con tanto di video sui social lo scorso 30 ottobre, dovevano rappresentare un segnale di modernità e di impegno per migliorare il trasporto pubblico nella capitale. Ma, come spesso accade con le novità, anche questi mezzi non sono privi di difetti. In particolare, le condizioni operative di questi nuovi bus stanno creando disagi non indifferenti per gli autisti che sono costretti a lavorarci tutti i giorni.
Autobus Solaris, i problemi dei nuovi mezzi
Uno dei problemi principali riguarda la visibilità, soprattutto di notte. Secondo quanto riportato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, i vetri della cabina e il parabrezza dei bus Solaris riflettono in modo problematico sia la luce interna che quella esterna, creando una visibilità compromessa per gli autisti, specialmente nelle ore notturne. Un aspetto non da poco, visto che la sicurezza alla guida dovrebbe essere sempre una priorità.
Un altro inconveniente riguarda i tabelloni luminosi che indicano la linea e il percorso dei mezzi. Questi dispositivi si spengono frequentemente durante il servizio, costringendo gli autisti a spegnere e riaccendere il bus per ripristinarli.
Questa operazione non solo rallenta il servizio, ma rappresenta anche un fastidio aggiuntivo per chi è già impegnato a garantire che tutto fili liscio durante il tragitto. Secondo i sindacati, sarebbe necessaria l’installazione di un interruttore per resettare il sistema senza dover fermare il bus ogni volta che si verificano questi malfunzionamenti.
Non finisce qui. Gli autisti lamentano anche un altro problema acustico: gli annunci delle fermate e le informazioni sulla linea vengono trasmessi a un volume eccessivamente alto, tanto da risultare fastidiosi sia per i passeggeri all’interno dei mezzi che per i residenti nelle vicinanze delle fermate e dei capolinea. Non è difficile immaginare come questa situazione possa causare disturbo notturno, soprattutto nelle zone più tranquille della città.
Manutenzione e non solo: i problemi operativi
Un ulteriore aspetto che sta creando malcontento riguarda la manutenzione dei mezzi. Secondo le segnalazioni dei lavoratori, i bus Solaris non vengono riparati con la stessa efficienza e tempestività di altri mezzi di Atac. I sindacati hanno sottolineato che la manutenzione avviene tramite una ditta privata, ma senza la stessa disponibilità h24 delle officine Atac, con un intervento che viene garantito solo nei giorni feriali. Questo ritardo nelle riparazioni può portare a ritardi accumulati, soprattutto dopo i weekend o durante i giorni festivi, compromettendo l’uscita dei mezzi la mattina successiva.
A complicare la situazione, c’è anche la questione legata al ritardo nell’arrivo dei mezzi. La fornitura di questi nuovi bus è stata oggetto di controversie legali, con un ricorso da parte della Romana Diesel che inizialmente aveva contestato l’aggiudicazione della commessa alla Solaris.
Dopo una lunga battaglia legale, il Consiglio di Stato aveva dato ragione a Solaris, sbloccando l’arrivo dei mezzi a Roma. Nonostante questi problemi legali iniziali, la speranza era che l’introduzione dei nuovi bus potesse migliorare il trasporto pubblico nella città, ma ora la realtà sembra essere un po’ diversa.
Autobus a Roma, sindacati all’attacco
I nuovi autobus Solaris avrebbero dovuto essere una novità positiva per Roma, ma, purtroppo, stanno sollevando più problemi di quanto ci si aspettasse. Gli autisti, in particolare, stanno pagando un prezzo molto alto in termini di sicurezza, comfort e efficienza operativa. A questo punto, la domanda sorge spontanea: come può la capitale affrontare la sfida di modernizzare i propri mezzi pubblici se i nuovi autobus non soddisfano nemmeno i requisiti minimi di funzionamento?
Mentre i sindacati chiedono un intervento urgente per risolvere questi problemi, non resta che aspettare e vedere come la situazione evolverà. Una cosa è certa: Roma merita un trasporto pubblico che funzioni, non solo un mezzo che sembri innovativo sulla carta. Chi paga il prezzo di questi disagi, alla fine, sono sempre i cittadini e i lavoratori che cercano di far andare la città avanti ogni giorno.