Il forno elettrico può essere economico da utilizzare con le impostazioni adeguate e con le dovute attenzioni.
Molti pensano sia uno strumento particolarmente costoso, ad alta incidenza sulla bolletta, ma è doveroso specificare che dipende dall’uso che se ne fa. Quindi non bisogna demonizzarlo o credere che non si possa impiegare mai pena bollette fin troppo salate, quanto capire come ridurre il suo dispendio e sfruttarlo nel modo giusto.
Oggi oltre al classico forno ci sono tanti modelli differenti, da quelli piccoli ovvero i fornetti a corrente, alla friggitrice ad aria che spesso funge da alternativa fino a forni a microonde e simili. In alcuni casi si ottiene un effettivo risparmio, in altri invece ci si lascia suggestionare da alcune convenzioni.
Forno elettrico: come risparmiare con piccoli segreti
Il forno tradizionale non è sempre motivo di una spesa ingente come, al tempo stesso, gli altri sistemi non sono necessariamente utili al risparmio. Tutto dipende da cosa si va a cucinare, dalle tempistiche e dalle impostazioni che si impiegano per lo stesso.
Il primo grande fattore che fa la differenza è chiaramente l’energia del forno, quindi il suo dispendio in termini di consumo effettivo. Un altro dato da ricordare sempre è che il forno non consuma in maniera lineare e costante ma ha picchi differenti. Un forno tradizionale a 180 gradi, consuma 800 watt per i primi 20 minuti di cottura, poi 1000 dopo un’ora e quindi 1500 dopo un’ora e mezza.
Il trucco funzionale in questo caso è evitare cotture che vadano oltre l’ora/ora e mezza. La situazione ideale, per cotture lunghe, è trovare un’alternativa come il fornetto elettrico piccolo che consuma di meno oppure il microonde.
Un problema comune che fa disperdere tanto è quello di tenere lo sportello del forno aperto, ogni tanto si apre e si chiude per controllare e questo porta ad un abbassamento di circa 25 gradi ogni volta, cosa che chiaramente spinge il forno a fare di più e quindi consumare di più.
Un piccolo trucco per dimezzare i tempi di cottura è quello di cuocere i prodotti in pezzi piccoli. L’esempio più ovvio di tutti è quello delle patate che hanno bisogno di una lunga cottura altrimenti. Nell’uso del forno c’è sempre il preriscaldamento che è diventato ormai un’abitudine consolidata. Non è necessario. Soprattutto quando si ha un forno nuovo, questo raggiunge subito la temperatura, quindi non bisogna tenerlo acceso prima 20 minuti perché così si disperde la parte più economica di consumo energetico.