Sui cibi industriali ci sono tante informazioni sbagliate. Ecco quali sono i miti più diffusi degli ultimi anni.
Non tutti gli alimenti presenti nei supermercati sono sani. Le persone, negli ultimi anni, hanno aumentato la soglia dell’attenzione. Si sta imparando a leggere le confezioni dei cibi, dando sempre maggiore importanza alle etichette. Questo consente di nutrirsi in modo più salutare. Inoltre, anche i bambini sono tutelati.
Nonostante questo, va sottolineata anche la forte diffusione di fake news. Ci sono informazioni sbagliate che vengono considerate vere dalla maggior parte della gente. Ciò può portare a fare delle scelte errate. Ecco quali sono i falsi miti da sfatare sui cibi industriali.
Stop alle fake news: le bugie più ricorrenti e famose sui cibi industriali
L’alimentazione condiziona lo stato fisico delle persone. I cibi sani consentono di rimanere in salute, mentre quelli industriali possono nascondere numerose insidie. Basta pensare agli snack e alle merendine che, con il loro alto contenuto di zuccheri, contribuiscono allo sviluppo di malattie come il diabete e l’obesità. A volte, però, si tende a credere a informazioni sbagliate, che possono avere un impatto fortemente negativo sulle scelte da prendere.
Esse vengono veicolate soprattutto tramite il web. Basta leggere una notizia per considerarla assolutamente vera. Le cose, in realtà, stanno diversamente. I seguenti miti, largamente diffusi, non si basano su fondamenta solide e valide. Al contrario, sono il frutto di supposizioni e di dicerie.
- I legumi in scatola hanno tanti conservanti: solitamente, non sono presenti all’interno dei barattoli. Mantengono il loro buon sapore grazie a una miscela di acqua e sale. Prima di mangiarli, sarà sufficiente sciacquarli. Nei supermercati, è possibile trovare alimenti come piselli, fagioli, ceci e lenticchie;
- Il pane in cassetta è dannoso: molte persone pensano che non sia una buona alternativa al pane fresco perché pieno di conservanti. In realtà, al suo interno è presente solo una modesta quantità di alcol etilico. Si trova in superficie ed evapora dopo l’apertura della confezione. Il suo scopo è quello di allontanare eventuali batteri. Per questo motivo, può rivelarsi un’ottima opzione;
- Le verdure surgelate hanno perso tutti i nutrienti: questo può essere vero solo se sono panate o già pronte. Negli altri casi, invece, non c’è alcuna differenza rispetto alle verdure fresche. La catena del freddo, inoltre, rende inutile l’uso di conservanti. L’importante è non scongelare e ricongelare i prodotti. In questo caso, infatti, si rischia di causare una crescita batterica incontrollata.