Chi viene licenziato durante il periodo di prova ha diritto alla NASPI? Sono in molti a non saperlo

È possibile fruire della NASpI anche qualora a essere licenziato sia un lavoratore in prova? Vediamo che cosa stabilisce la legge.

La NASpI rappresenta senza ombra di dubbio un prezioso sostegno economico rivolto a chi rimane improvvisamente senza lavoro. Questo può accadere per i lavoratori stagionali, ma anche a seguito di dimissioni involontarie, situazioni nelle quali da un giorno con l’altro ci si ritrova senza uno stipendio e potrebbero trascorrere settimane o addirittura mesi prima che si riesca a trovare una nuova occupazione.

Lavoratore prova licenziato naspi
La Naspi è prevista anche nel caso in cui si venga licenziati durante il periodo di prova? – Roma.Cityrumors.it

A tal proposito serve l’indennità di disoccupazione: fornire un sostegno economico erogato direttamente dall’INPS per aiutare il lavoratore a vivere con serenità la ricerca di un lavoro, senza rischiare di ritrovarsi in situazioni di difficoltà economica o ancor peggior in povertà. Ma in tanti si domandano se questa forma di aiuto sia prevista anche nel caso in cui a dimettersi sia un lavoratore in prova.

Lavoratore in prova, in caso di dimissioni involontarie è prevista la Naspi?

La legge disciplina nel dettaglio l’accesso a questo sussidio di disoccupazione fornendo tutte le regole da rispettare e le condizioni alle quali la NASpI è soggetta. Inoltre sempre la normativa stabilisce che, senza dover fornire alcuna specifica motivazione, il lavoratore in prova è assolutamente libero di interrompere quando lo desideri il rapporto di lavoro. Facendo un passo indietro, i requisiti per ottenere la NASpI sono diversi, il primo è sicuramente lo stato di disoccupazione involontaria.

dimissioni involontarie lavoratore in prova Naspi
Lavoratore in prova: il requisito per poter ricevere la NASpI – Roma.Cityrumors.it

Inoltre, il datore di lavoro deve aver versato all’INPS non meno di tredici settimane di contributi nell’arco dei quattro anni che precedono la perdita dell’occupazione. Negli altri casi infatti la richiesta di sussidio di disoccupazione verrà respinta. Questo implica che dimettersi volontariamente non consentirà di avere diritto alla NASpI in quanto non si tratta di uno stato di disoccupazione involontaria. Ma le cose cambiano qualora si stia lavorando in prova oppure no?

Se sei un lavoratore in prova e ti dimetti non vi sarà alcuna possibilità di ricevere la disoccupazione dall’INPS. Vi sono però due eccezioni ovvero le dimissioni per giusta causa e le dimissioni durante il periodo protetto di maternità. Nel primo caso le motivazioni sono molteplici: dal mancato o ritardato pagamento dello stipendio all’omesso versamento dei contributi, da un comportamento ingiurioso del superiore alla pretesa di svolgere attività illecite, dalle molestie sul luogo di lavoro al mobbing.

In caso di licenziamento del lavoratore in conclusione del periodo di prova, invece, si avrà diritto alla NASpI soltanto nel caso in cui abbia maturato, nei quattro anni che precedono il periodo di disoccupazione, non meno di tredici settimane di contributi.

Impostazioni privacy