Rugantino è esistito davvero? La storia del personaggio romano più famoso di tutti

Il personaggio romano più famoso di tutti: Rugantino. Ma chi è veramente e cosa rappresenta? Ecco la sua  storia.

Siamo nel periodo di Carnevale e ci ritornano alla mente le maschere regionali che ci facevano studiare a scuola con tanto di disegni e relativi significati. Si perché è da tempo immemore che le maschere esistono, già dai tempi degli antichi romani si mettevano in scena commedie comiche con personaggi che rappresentavano i pregi e i difetti dell’animo umano. Ogni regione d’Italia ha le sue maschere, significative e rappresentative della zona. Anche Roma ha avuto le sue e quella più ripresa in teatro e persino al cinema è Rugantino.

Rugantino Teatro
La storia di Rugantino, personaggio teatrale romano – Roma.CityRumors.it / AnsaFoto.it

Rugantino è una maschera molto antica che porta già nel suo appellativo quello che la caratterizza: “ruganza” in romano significa arroganza; personaggio sbruffone e appunto arrogante ma in fondo buono d’animo. Nasce come gendarme ma si trasforma poi nel corso degli anni in popolano, in bullo trasteverino e identifica bene l’animo dei romani, sempre pronti a sbeffeggiare gli altri e a mostrarsi abili e migliori in tutto, arroganti ma anche capaci di gesti di bontà.

Rugantino è esistito veramente? Da dove arriva questo personaggio così famoso. Scopriamolo insieme.

La nascita di Rugantino si deve ad un autore sconosciuto del 1700 che lo rappresentò come una guardia giurata del tempo con un grande cappello da gendarme caricaturale ma poi si trasformò nel popolano bullo di Trastevere. Il suo primo debutto sulla scena si deve ad un  burattinaio molto famoso a Roma all’epoca, nel 1830; precisamente a Villa Borghese  Gaetano Santangelo, detto Ghetanaccio, rappresentava satiricamente le storie di Rugantino: vi erano attacchi ai potenti, sberleffi e pernacchie e si mettevano alla berlina anche alti prelati.

Infatti gli echi della popolarità degli spettacoli di Ghetanaccio arrivarono ai potenti così il Papa Leone XII nel 1854 vietò il teatrino di Ghetanaccio a Villa Borghese. Il povero burattinaio morì di stenti ma le storie di Rugantino divennero molto famose, Gaetano Santangelo non seppe mai quanto Rugantino venne rappresentato! La commedia tragica di Rugantino è quella del suo amore con Rosetta, all’ombra ovviamente del Colosseo che finisce in maniera drammatica perché Rugantino si addossa la colpa dell’uccisione del marito della sua amata e viene condannato a morte.

Rugantino Teatro
La storia di Rugantino – Roma.CityRumors.it / AnsaFoto.it

Il personaggio evolve quindi da spaccone arrogante e anche comico bullo di Trastevere, ad eroe romantico che si sacrifica per Rosetta. La prima commedia a teatro è del 1925 ma possiamo dire che non c’è attore romano che non abbia interpretato una volta Rugantino: Manfredi, Montesano, Brignano e molti altri a teatro o al cinema fino ai giorni nostri.

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