A Roma esiste un piccolo grande tesoro nascosto che pochi turisti conoscono ma che si può visitare completamente gratis. Ecco dove trovarlo.
Roma è una città ricca di storia: ad ogni passo è impossibile non incappare in qualche opera d’arte o architettura risalente all’antico Impero Romano. Si può dire che l’intera città sia un’opera d’arte all’aperto e data la quantità di luoghi storici e affascinanti è quasi impossibile conoscerli tutti. In particolare c’è un tesoro nascosto tra le vie della Capitale che in pochi conoscono e che i turisti spesso si lasciano sfuggire. La parte più bella di questo tesoro è che è possibile visitarlo in maniera completamente gratuita, basta solo sapere come trovarlo.
Ci troviamo su Clivo di Scauro, una strada dell’Antica Roma che ancora oggi mantiene il suo nome originale e che percorre il tratto tra Palatino e Celio. Lungo la strada basta fermarsi davanti il portale del cardinale Scipione Borghese, che da accesso ad un cortile all’aperto. Ad una prima occhiata il cortile potrà sembrare anonimo ma basta percorrerlo fino in fondo e a destra troveremo una piccola porta che ci farà fare un tuffo nella storia dell’arte. La porticina ci farà immergere completamente nel rione Celio, in piazza San Gregorio. Nei pressi dell’omonima chiesa si trovano tre piccoli tesori romani, che formano il complesso degli oratori del Celio.
Il tesoro del Celio a Roma: tre oratori da visitare completamente gratis
Questi sono l’Oratorio di Sant’Andrea, l’Oratorio di Santa Barbara e quello di Santa Silvia. Il primo oratorio risale al XII-XIII secolo d.C. e la struttura venne poi fatta modificare prima dal cardinale Cesare Baronio e poi dal cardinale Scipione Borghese nel ‘600. L’oratorio è dedicato all’apostolo Andrea che, secondo la tradizione, era l’abate del monastero di Celio. Al suo interno si trovano due opere importantissime, due affreschi. Uno è ‘Sant’Andrea apostolo in contemplazione del martirio’, il dipinto più grande di Guido Reni, l’altro la ‘Flagellazione di sant’Andrea’ del Domenichino, anch’essa la sua opera più grande.
Bastano pochi passi per spostarsi all’Oratorio di Santa Barbara, la cui costruzione risale al XII-XIII secolo. La struttura venne edificata su antichi resti di epoca romana del II-III secolo. Anche quest’oratorio è stato riccamente affrescato da Guido Reni ma la perla è la statua di Papa Gregorio Magno realizzata da Nicolas Cordier su una scultura incompleta trovata nel laboratorio di Michelangelo dopo la sua morte.
@misteruniquelifeA Roma esistono tre tesori nascosti e oggi vi porto a scoprirli logicamnete AGGRATIS!♬ suono originale – Fabrizio Politi
Infine c’è l’Oratorio di Santa Silvia, edificato nel 1603 per ordine del cardinale Cesare Baronio. Al suo interno è custodita la macchina fotografica dell’avvocato Secondo Pia, colui che il 25 maggio del 1898 scattò la prima fotografia della storia alla Sacra Sindone. Una chicca davvero da non perdere.