Il semaforo T-Red: ecco l’incubo degli automobilisti romani

Da tempo molti semafori di città vengono dotati di un sistema composto da sensori e telecamere che rilevano il passaggio dei veicoli a semaforo rosso

E’ il dispositivo semaforico di ultima generazione più temuto dagli automobilisti romani perchè non lascia scampo. Un semaforo intelligente dotato di sensori e macchina fotografica in grado “di pizzicare” anche la minima sbavatura commessa all’incrocio in questione. Gli automobilisti romani in transito nel quadrante est della città hanno imparato a conoscerlo purtroppo molto bene.

Il semaforo T-Red – Roma.Cityrumors.it

 

Passare con il semaforo rosso è una delle violazioni più gravi del Codice della strada anche per l’alto tasso di pericolosità che comporta e le autorità si sono servite della tecnologia per combattere i trasgressori. Da qui la decisione di molti comuni di dotare i semafori più critici con il sistema T-Red, un dispositivo che immortala le violazioni scattando foto e registrando filmati utili a rilevare la targa dei veicoli interessati.

Il semaforo che non perdona

Da quando è stato installato è stato capace di elevare fino a1200 multe al giorno agli automobilisti scorretti. Non stiamo parlando di un vigile urbano troppo zelante, ma di un semaforo di ultimissima generazione, considerato intelligente che, dotato di sensori e telecamere anche a infrarossi, è capace di beccare in tempo reale qualsiasi errore che venga commesso in prossima di esso. Si chiama T-Red ed è stato attivato sulla via Tuscolana, precisamente all’incrocio con via dell’Acqua Acetosa, nel quadrante est della Capitale verso i Castelli romani. Un impianto che sta però creando tante discussioni e malumori tra gli automobilisti, costretti a impegnare quell’incrocio quotidianamente, che hanno riscontrato alcune anomalie nella viabilità.

La sequenza fotografica di un T-Red – Roma.Cityrumors.it –

 

Come funziona

La logica di funzionamento del T-Red non è molto diversa da quella degli autovelox, anche se cambia la modalità di rilevamento. Si basa su un sistema che prevede il posizionamento di sensori immersi nell’asfalto, situati prima e dopo la linea di arresto del semaforo. Il sistema si attiva solo quando il semaforo è rosso, se i sensori posti prima della linea di arresto rilevano un veicolo in movimento scatta la prima foto, la seconda viene scattata quando il veicolo attraversa il sensore presente dopo la linea di arresto. Per ogni infrazione il sistema scatta 8 foto e viene attivata la registrazione di un video che documenta la prosecuzione della marcia, per certificare l’avvenuta violazione le foto devono ritrarre la luce rossa del semaforo e il veicolo in transito. Insomma non c’è scampo. Rilevare 1200 multe al giorno agli ignari automobilisti del semaforo in questione, sulla via Tuscolana, però dovrebbe far riflettere, forse c’è qualcosa che non va nella viabilità. Infatti alcuni residenti sostengono che la striscia tratteggiata e la segnaletica di terra indicano chiaramente di rientrare a destra prima del semaforo, sollevando dubbi sulla legittimità delle multe. C’è chi va oltre, definendo il dispositivo una mossa per “fare cassa” e accusando gli automobilisti di sfruttare l’opportunità di cambiare corsia per saltare la fila.

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