La Giunta Capitolina è al lavoro per evitare l’emergenza rifiuti nella Capitale dopo l’incendio che ha distrutto il tmb1 di Malagrotta
Dopo l’incendio di domenica 24 dicembre, gli inquirenti sono a lavoro per capire l’origine delle fiamme e mercoledì scorso la procura di Roma ha avviato un’indagine per incendio doloso nella discarica di Malagrotta, nella periferia a ovest di Roma, dopo la prima informativa trasmessa dai Vigili del fuoco. Nel frattempo la polizia ha sequestrato l’impianto bruciato della discarica .

Nell’impianto andato distrutto veniva effettuato il cosiddetto trattamento meccanico biologico, uno di quelli che separano e trattano i rifiuti indifferenziati, separando la cosiddetta frazione umida, cioè i rifiuti organici, da quella secca, quindi metalli, carta, plastiche e vetro. I due tmb presenti nell’impianto sono andati ora entrambi distrutti in un incendio, dopo che il cosiddetto tmb2 era andato a fuoco nel giugno scorso.
Scongiurare l’emergenza rifiuti nella Capitale
Mentre i romani sono alle prese con i preparativi per trascorrere l’ultima notte dell’anno, finiti i festeggiamenti del Natale, in Comune e nell’azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti si lavora senza sosta per scongiurare un’emergenza rifiuti che paralizzerebbe la città, dopo l’incendio presumibilmente doloso che ha messo fuori uso anche il secondo tmb dell’impianto di Malagrotta, alla periferia ovest della Capitale. Dal Campidoglio l’assessore Alfonsi cerca di rassicurare gli animi. “Il lavoro svolto da Ama sta dando i suoi frutti”, afferma “sotto le feste la città è rimasta pulita e speriamo di non risentire in alcun modo dell’incendio”. Tutto sta, ammette però l’assessore, nel trovare uno o più impianti disponibili ad accogliere 3.500 tonnellate di rifiuti a settimana, cioè la quantità che trattava il Tmb 1 di Malagrotta andato a fuoco.

L’aiuto dalle altre regioni
La prima decisione presa da Ama è stata quella di raddoppiare i quantitativi di rifiuti lavorati e stoccati tra Ostia e valle Galeria. Ma oggi è arrivato l’importante annuncio della regione Emila Romagna che per tre mesi accoglierà e tratterà negli impianti emiliano-romagnoli un quantitativo di rifiuti in arrivo da Roma di almeno 9.200 tonnellate al mese. Una disponibilità che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha formalizzato oggi al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al presidente della regione Lazio, Francesco Rocca. I costi saranno definiti tra i gestori e potrebbero arrivare a comprendere anche fino a venti euro in più a tonnellata a titolo di ristoro ambientale. Si tratterà comunque di una soluzione tampone e provvisoria, utile comunque per scongiurare rischi per l’igiene pubblica in un periodo, come quello delle feste di Natale, dove solitamente vengono prodotti una quantità maggiore di rifiuti.