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Stadio Flaminio, intervento per parlare col Comune: le ultime

Lo Stadio Flaminio, progettato dall’ingegnere Pier Luigi Nervi e inaugurato nel 1959, rappresenta un’importante testimonianza dell’architettura sportiva italiana.

Tuttavia, negli ultimi decenni, l’impianto ha subito un progressivo degrado, rimanendo inutilizzato e in attesa di un piano di riqualificazione che ne restituisca l’antico splendore.

Stadio Flaminio, intervento per parlare col Comune: le ultime (Roma.CityRumors.it)

Negli ultimi anni, due principali proposte di riqualificazione sono emerse per lo Stadio Flaminio. La prima, presentata dalla società Roma Nuoto, prevede la trasformazione dell’impianto in un centro polisportivo multifunzionale. Il progetto include la realizzazione di una piscina olimpica sotto il terreno di gioco, campi da padel, una palestra, un palaghiaccio e spazi dedicati al calcio femminile, il tutto rispettando la struttura originale ideata da Nervi. Questo piano è stato sottoposto al Comune di Roma diversi mesi fa ed ha ottenuto pareri favorevoli nella conferenza dei servizi preliminare.

La seconda proposta proviene dalla S.S. Lazio, il cui presidente, Claudio Lotito, ha recentemente presentato uno studio di prefattibilità per trasformare lo stadio nella nuova casa della squadra biancoceleste. Questo progetto prevede un ampliamento della capienza e interventi significativi sulla struttura esistente. Tuttavia, al momento, non è stato ancora presentato un progetto di fattibilità completo.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) è intervenuta nella questione, inviando una lettera al Comune di Roma per sottolineare l’importanza di seguire procedure trasparenti nella valutazione delle proposte di riqualificazione. Nella missiva, l’ANAC ha evidenziato che, secondo la normativa vigente, le proposte presentate prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni (31 dicembre 2024) devono essere valutate secondo le regole precedenti. Questo implica che la proposta di Roma Nuoto, essendo stata presentata in precedenza, dovrebbe essere esaminata prima di quella della S.S. Lazio.

Inoltre, l’ANAC ha sottolineato che la proposta della S.S. Lazio consiste attualmente in uno studio di prefattibilità, che non corrisponde a un progetto di fattibilità completo richiesto dalla normativa per avviare l’iter di valutazione.

Le reazioni delle parti coinvolte

La Roma Nuoto ha espresso preoccupazione per i ritardi nell’esame della propria proposta e ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio se il Comune non procederà celermente nella valutazione del progetto. La società ritiene che l’interesse manifestato dalla S.S. Lazio possa aver influenzato i tempi dell’amministrazione comunale, causando un rallentamento nell’iter burocratico.

Le reazioni delle parti coinvolte (Roma.CityRumors.it)

Da parte sua, l’assessore allo Sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato, ha assicurato che l’amministrazione sta operando nella massima trasparenza e nel rispetto delle normative vigenti. Onorato ha dichiarato: “Massima collaborazione con l’ANAC. Siamo super sereni perché questa amministrazione ha affrontato nella massima trasparenza l’impiantistica sportiva. […] Lo stiamo rispettando, lo abbiamo rispettato e rispetteremo tutte le norme del caso.”

La situazione attuale evidenzia la necessità di una decisione tempestiva e trasparente da parte del Comune di Roma riguardo al futuro dello Stadio Flaminio. La priorità dovrebbe essere quella di restituire alla città un impianto funzionale e rispettoso del valore storico e architettonico dell’opera di Nervi.

La valutazione delle proposte in campo dovrà tenere conto non solo degli aspetti tecnici e finanziari, ma anche dell’impatto sociale e culturale che la riqualificazione dello stadio avrà sulla comunità romana. È fondamentale che il processo decisionale sia improntato alla massima trasparenza e partecipazione, coinvolgendo tutte le parti interessate e garantendo il rispetto delle normative vigenti.

In conclusione, il futuro dello Stadio Flaminio rappresenta una sfida e un’opportunità per Roma: quella di recuperare un pezzo importante della sua storia sportiva e architettonica, adattandolo alle esigenze contemporanee e valorizzandolo come spazio pubblico al servizio della collettività.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.