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Stadio Flaminio, il progetto della Lazio per avere un impianto tutto suo

Il Stadio Flaminio di Roma, progettato dagli architetti Pier Luigi e Antonio Nervi e inaugurato nel 1959, è stato per decenni un simbolo dell’architettura sportiva italiana.

Costruito per ospitare eventi dei Giochi Olimpici del 1960, ha successivamente accolto partite di calcio, rugby e concerti di artisti internazionali. Tuttavia, negli ultimi anni, l’impianto è caduto in disuso, mostrando evidenti segni di degrado.

Stadio Flaminio, il progetto della Lazio per avere un impianto tutto suo (Roma.CityRumors.it)

Nel dicembre 2024, il presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito, ha presentato al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, uno studio di prefattibilità per la riqualificazione dello Stadio Flaminio. L’obiettivo è trasformare l’impianto nella nuova casa della Lazio, con una capienza compresa tra 40.000 e 50.000 spettatori e dotato di un tetto retrattile. Il progetto prevede anche la riqualificazione dell’intero quartiere Flaminio, integrando strutture sportive e servizi per la comunità.

La realizzazione di questo ambizioso progetto presenta diverse sfide. Lo Stadio Flaminio è sottoposto a vincoli architettonici e culturali, essendo un’opera significativa del XX secolo. Qualsiasi intervento deve rispettare l’integrità storica e strutturale dell’edificio, conciliando le esigenze moderne con la conservazione del patrimonio. Inoltre, la riqualificazione richiede ingenti investimenti e una pianificazione accurata per garantire la sostenibilità economica e ambientale dell’opera.

Un progetto interessante per la storia

Il progetto della Lazio per lo Stadio Flaminio rappresenta una potenziale rinascita per un’importante struttura sportiva romana, offrendo alla squadra biancoceleste un impianto dedicato e contribuendo alla riqualificazione urbana. Tuttavia, la realizzazione dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide legate alla tutela del patrimonio, alla sostenibilità finanziaria e al consenso delle istituzioni e della cittadinanza.

Un progetto interessante per la storia (Roma.CityRumors.it)

Lo Stadio Flaminio di Roma è uno degli impianti sportivi più iconici della capitale. Progettato dagli architetti Pier Luigi e Antonio Nervi, fu inaugurato nel 1959 per ospitare le competizioni di calcio e rugby dei Giochi Olimpici di Roma 1960. Costruito sul sito del precedente Stadio Nazionale, il Flaminio è un esempio di architettura moderna, caratterizzato da linee eleganti e una struttura innovativa per l’epoca.

Dopo le Olimpiadi, lo stadio è stato utilizzato per diversi eventi sportivi. Per molti anni ha ospitato le partite della Nazionale Italiana di rugby, fino al trasferimento al più capiente Stadio Olimpico. Negli anni ’80 e ’90 ha accolto anche gare di calcio, tra cui alcune della Lazio e della Roma, oltre a eventi musicali con artisti di fama internazionale.

Negli ultimi decenni, tuttavia, il Flaminio è caduto in disuso, diventando simbolo di degrado e abbandono. I vincoli architettonici e la necessità di interventi strutturali hanno reso complessa qualsiasi opera di riqualificazione. Oggi, con il progetto della Lazio per trasformarlo nella sua nuova casa, si riaccende la speranza di restituire al Flaminio il prestigio che merita.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.