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Roma, in azione una banda contro le prostitute: si fingono clienti e poi le derubano

Due azioni molto simili nel giro di poche ore: le prostitute accolgono i clienti nelle loro abitazioni, poi vengono aggredite e derubate: c’è un identikit

Una serie di agguati nella capitale contro le prostitute. Il modus operandi è sempre lo stesso: si fingono clienti, vengono accolti dalle donne all’interno delle loro abitazioni, ma poi le aggrediscono e le rubano tutto quello che possono, con l’aiuto di complici. Nel giro di poche ore nella capitale si sono registrati due episodi molto simili, che si sono chiusi con il furto e la denuncia da parte delle donne.

La polizia indaga sugli agguati alle prostitute a Roma. Due casi nella capitale nel giro di poche ore in zona Aurelia e Ottaviano – Cityrumors.it

Il primo episodio si è registrato in zona Aurelia, il secondo dalle parti di Ottaviano. In entrambi i casi le prostitute avevano accolto nella loro abitazione i potenziali clienti, che (in un primo momento, sembravano innocui). Una volta dentro l’abitazione, piuttosto che consumare la prestazione sessuale, le donne venivano costrette a subire di tutto. E ad essere derubate.

La polizia cerca la “gang delle prostitute” (come è stata ribattezzata), protagonista di una serie di rapine a Roma. Il mondo della notte della capitale è in forte agitazione. Il gruppo in azione, secondo le testimonianze delle donne rapinate, sarebbero stranieri e senza scrupoli. Dopo aver aggredito (e a volte abusato) le donne, si accaniscono su tutto quello che riescono a trovare a casa. Il racconto di una delle prostitute che ha subito la rapina, raccolto dall’edizione cartacea de Il Messaggero, è piuttosto eloquente: “Ero convinta fosse un semplice cliente, ma poi ho capito la verità”.

La donna spiega nel dettaglio cosa è accaduto all’interno della sua abitazione. “Pensavo fosse un cliente – ha denunciato alla polizia la prostituta sui 20 anni -. L’ho visto dallo spioncino mi è sembrato una persona tranquilla. Per questo ho aperto la porta. Invece quel tizio mi ha aggredita, mi ha percossa e poi mi ha legato mani e piedi. Intanto sono entrati in casa i complici che hanno messo tutto a soqquadro”. La banda ha frugato all’interno dell’abitazione, sottraendo tutto ciò che poteva: telefoni cellulari, tablet, gioielli e denaro contante (circa 3500 euro).

La padrona di casa è stata aggredita, malmenata e legata: quando la banda ha lasciato la casa, l’ha tenuta legata stretta ad una sedia. Per liberarsi ha dovuto gridare più forte che poteva, riuscendo a farsi sentire da un vicino di casa che ha subito chiamato le forze dell’ordine. Con loro anche i medici del 118, che hanno soccorso la giovane, portandola all’ospedale. La donna era in buone condizioni fisiche, ma letteralmente sotto shock.

La Polizia cerca di far luce sugli agguati alle prostitute nella capitale – Cityrumors.it

La seconda rapina e l’identikit fornito alle prostitute

A distanza di qualche ora è stata realizzata una rapina simile in un’abitazione in zona Ottaviano, dove un’altra giovane prostituta dell’est europeo accoglieva i suoi clienti. LA modalità è stata simile: la donna ha accolto il suo aguzzino dentro casa e una volta chiusa la porta, è scattata l violenza. La descrizione dell’uomo fatta dalla seconda prostituta, sarebbe molto simile a quella che la prima ragazza aveva fornito agli inquirenti.

Intanto si è sparsa la voce fra le prostitute della capitale, che ora sono molto più attente a fare entrare sconosciuti. C’è un identikit del capo della banda, distribuito nell’ambiente invitando a prestare attenzione.