Sono giornate calde quelle che si stanno vivendo all’interno del quartier generale giallorosso e, mentre la proprietà confermava l’allenatore croato, i tifosi chiedevano un aiuto particolare
L’ennesima giornata no vissuta dalla Roma a Verona, si pensava risultasse fatale a Ivan Juric. L’esonero sembrava davvero imminente anche alla luce della furia della piazza sempre più in aperta contestazione contro la dirigenza, i giocatori e ovviamente anche l’allenatore reo secondo molti di non essere riuscito a entrare in sintonia con molti di loro. Invece, dopo aver guidato in mattinata anche l’allenamento della squadra in vista della partita di Europa League di giovedi prossimo, arrivava anche la conferma da parte della società. Juric non si tocca, almeno per ora.
La Roma continua a inanellare brutte figure. Appena prova a risollevare la testa come accaduto con la vittoria nel turno infrasettimanale contro il Torino, arriva l’ennesima battuta d’arresto che fa imbufalire ancora di più se possibili i tifosi stanchi di vedere scivolare sempre più in basso in classifica la propria squadra del cuore. E a Trigoria, fuori dal cancello del centro sportivo giallorosso, qualcuno ha fatto arrivare un messaggio neanche tanto esplicito a tutto l’ambiente.
Nei minuti finali, la Roma perde l’ennesima partita a Verona contro l’Hellas, ma la proprietà americana annuncia la conferma del tecnico Ivan Juric e la piazza è sempre più in ebollizione. Una contestazione che va avanti oramai dal giorno dell’esonero shock di Daniele De Rossi, un’allontanamento brutale e oggi senza senso per una delle bandiere della Roma degli ultimi anni, molto amato dal popolo giallorosso. I troppi bassi e i pochi alti ottenuti poi dall’allenatore croato arrivato al posto dell’ex capitano, non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco. E intanto la Roma precipita in classifica, oramai è stabilmente nella zona destra della graduatoria, la zona europea è già distante molti punti e, per di più, i cugini della Lazio sonmo addirittura terzi. Anche allo stadio oramai la contestazione prosegue a oltranza, in casa o in trasferta non fa differenza. Gli spazi riservati al tifo organizzato restano vuoti e prosegue anche lo sciopero del tifo nei minuti iniziali di ogni partiuta. Insomma una contestazione durissima per una situazione che sembra senza via d’uscita.
Ma nonostante il clima sempre più teso tra la tifoseria, la dirigenza e i giocatori, il popolo giallorosso non ha perso l’ironia e quello che è successo ieri, davanti al cancello d’ingresso del centro sportivo Fulvio Bernardini a Trigoria, lo sta a testimoniare. Nel pomeriggio, infatti, è comparsa la riproduzione di un gorilla, una statua simile a King Kong. Appiccicato sul petto dell’animale, si legge un messaggio piuttosto eloquente, “Friedkin, mo so c…i vostri”, con sulle braccia la foto dei due presidenti della società. L’obiettivo neanche tanto velato era ovviamente la famiglia Friedkin, che oggi, all’occhio della gente, appare sempore più lontana e slegata dalla realtà romana e romanista che sta vivendo una stagione da incubo. La conferma di Juric, l’idea Roberto Mancini, Paolo Sousa o la fantasia Frank Lampard, i nomi che ballano sonmo tanti come sempre in queste occasioni, ma per i tifosi della Roma forse ci vorrebbe una figura “più di polso” per prendere davvero di petto la situazione.