Alla vigilia della partita di Champions League contro il Feyenoord, il difensore della Lazio Alessio Romagnoli è intervenuto in conferenza stampa raccontando le emozioni che sta provando
La Lazio sfida questa sera il Feyenoord, un match importante per confermarsi tra le grandi in Europa. Dopo il pareggio contro l’Atletico Madrid e la vittoria sul Celtic, infatti, la squadra biancoceleste è chiamata a una grande prestazione contro la squadra olandese, che molto probabilmente sarà la rivale più accreditata nella corsa al secondo posto utile per il passaggio al turno successivo.
Lo stadio di Rotterdam sarà caldissimo anche per una rivalità nata negli ultimi tempi tra le due tifoserie. La Lazio è chiamata anche a riscattare la brutta sconfitta della passata stagione in Europa League che costò il mancato passaggio del turno. Il difensore della Lazio Alessio Romagnoli racconta le sensazioni a poche ore dalla sfida. “Sappiamo che non abbiamo fatto un grande inizio di stagione in campionato. La risalita è lunga, domani vogliamo fare una grande partita contro una squadra brava e attrezzata. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza”.
Era un sogno per te giocare questa manifestazione con la Lazio?
“Difficile da spiegare. Già è bello giocare per la Lazio, poi fare queste competizioni è ancora più bello. Devo mettere da parte le emozioni e ogni volta che scendo in campo so che devo dare il massimo come sempre”.
La difesa è stata il punto forte dello scorso anno, ma adesso ci sono stati problemi. La squadra deve ritrovare le sue sicurezze?
“C’è sempre da stare attenti, altrimenti le partite finirebbero sempre 0-0. Sappiamo che in fase difensiva non abbiamo fatto un gran lavoro di squadra. Lavoriamo giorno per giorno per fare sempre il massimo, l’obiettivo è di concedere il meno possibile agli avversari, come abbiamo fatto ultimamente”.
La differenza nel giocare una competizione come questa?
“Cerco di dare tutto quello che ho, cercando di essere un esempio andando sempre a mille. Quelli più vecchietti e con esperienza, Pedro, Ciro, Luis, devono dare sempre il massimo per la squadra. La Champions è la più bella competizione che sia, sono tutte partite speciali da giocare. Sono un sogno”.
Fisicamente come sta la Lazio adesso?
“Credo che inizialmente i nostri errori erano per mancanza di cattiveria, non condizione fisica. Li abbiamo analizzati e chiariti, lavorando sui nostri concetti. Normale che all’inizio le gambe possano girare meno, ma il problema eravamo noi, e basta”.