La Lazio è tornata dall’Arabia Saudita sicuramente con meno certezze di quando era partita e la trasferta di Supercoppa italiana potrebbe rivelarsi un clamoroso boomerang
La sconfitta ci può stare, la batosta al limite dell’umiliazione no! La Lazio esce seccamente sconfitta dalla semifinale valida per l’assegnazione del primo trofeo stagionale contro l’Inter, dopo una prestazione davvero impalpabile e sempre in balia dell’avversario, con tre gol al passivo che soltanto per la scarsa precisione degli attaccanti avversari non si sono trasformati in almeno il doppio.
Non sarà facile ora per mister Maurizio Sarri far dimenticare questa brutta figura che ha fatto infuriare anche il presidente Claudio Lotito, impietosamente inquadrato dalle telecamere mentre lasciava anzitempo il suo posto in tribuna d’onore di fianco all’amministratore delegato della Lega De Siervo, e tutta la tifoseria biancoceleste.
Il lato oscuro
Reduce da quattro vittorie consecutive in campionato e dalla vittoria nel derby di Coppa Italia, che le avevano permesso di guadagnare la semifinale della manifestazione, la Lazio sembrava aver finalmente superato la fase più difficile della stagione contrassegnata da alti e bassi che l’avevano relegata in una posizione di classifica non consona alle aspettative. Invece, la partita di Supercoppa italiana a Riyadh contro l’Inter ha mostrato ancora una volta il lato oscuro della compagine biancoceleste, quello che ogni tanto e senza preavviso fa scendere in campo la squadra vuota, senza testa e senza riuscire mai a entrare in partita, esponendola a brutte figure che ne macchiano il blasone. La delusione è stata fortissima per tutto l’ambiente che sperava di rendere la vita più difficile alla corazzata Inter e riuscire nello sgambetto. “Una partita che non ti fa neanche incazzare, ti lascia solamente deluso. Abbiamo fatto una brutta figura di fronte a una vasta platea televisiva. Con l’Inter si può perdere ma non così”, aveva dichiarato l’allenatore della Lazio al termine della partita.
Testa al campionato
Non resta che provare a dimenticare in fretta la brutta prestazione facendo tesoro ancora una volta degli errori commessi. Alla ripresa del campionato, domenica prossima arriverà all’Olimpico il Napoli per uno scontro diretto in chiave Champions League. “Dobbiamo già ripartire e non perdere l’entusiasmo costruito in queste ultime settimane. Oggi abbiamo imparato una lezione, c’è tanto da migliorare non è questo il gioco che vogliamo fare, vogliamo essere una squadra che non concede tanto, dobbiamo imparare da questa gara per non commettere di nuovo questi errori”, aveva detto Felipe Anderson nel post partita. “la squadra non è stata quelle delle ultime cinque partite. Ci è mancata cattiveria e la personalità delle ultime gare. Puoi perdere contro l’Inter ma non in questo modo. Non ci sono alibi”, ha ribadito anche il difensore centrale Gila, segno che questa volta anche gli stessi calciatori hanno capito la pessima figura fatta. Servirà ritrovare gli stimoli giusti, la cattiveria e la rabbia necessaria per trasformarla nella voglia di tornare alla vittoria a qualunque costo perchè, mai come contro la squadra di Mazzarri, la Lazio dovrà tornare a indossare l’abito delle grandi occasioni.