Champions League – Doveva essere la partita della vita del Psg ma si è trasformata nell’ennesimo fallimento. Al Parco dei Principi, in una cornice di pubblico spettacolare, la squadra di Emery priva di Neymar doveva ribaltare il 3-1 del Bernabeu contro il Real ma non c’è stato niente da fare.
Una spanna sopra CR7 e compagni che, più abituati a giocare queste sfide, hanno ben gestito nel corso dei 90’.
Nel primo tempo i parigini entrano in campo un po’ impauriti, senza praticamente rendersi mai pericolosi. Cavani viene poco servito, Mbappè e Di Maria sono impalpabili, il Real si limita così a difendere e ripartire con calma senza affondare.
Nella ripresa arriva il vantaggio che gela il Parco dei Principi: Lucas Vazquez pennella sulla testa di Cristiano Ronaldo che da lì non sbaglia mai e fa secco Areola. Ora servirebbero tre gol al Psg per arrivare quantomeno ai supplementari ma al 66’ arriva la sciocchezza di Verratti che, già ammonito nel primo tempo, va a protestare pesantemente contro l’arbitro reo di non aver fischiato un fallo netto nei suoi confronti: il direttore di gara non può far altro che estrarre il secondo giallo e mandare negli spogliatoi il centrocampista della Nazionale.
C’è poco da fare a questo punto. Al 71’ arriva il pareggio fortunoso di Cavani sugli sviluppi di un calcio piazzato ma all’80’ è Casemiro a chiudere la pratica con un tiro da fuori che, deviato, si alza a palombella e beffa Areola.
Un fallimento vero quello del Psg dopo gli investimenti fatti in estate e anche un po’ di sfortuna nell’aver trovato già agli ottavi i campioni d’Europa in carica.
Nell’altro ottavo della serata il Liverpool si limita a controllare la gara contro il Porto forte del 5-0 inflitto all’andata ai biancoblu. 0-0 il risultato finale con poche emozioni e un verdetto che era già scritto.