Una Roma permeabile e impaurita esce sconfitta dal Dall’Ara, contro un Bologna semplicemente scoppiettante
A Bologna va in scena una vera e propria lezione di calcio a cielo aperto. Il Bologna di mister Thiago Motta ha semplicemente travolto una Roma inerte, innocua e francamente imbarazzante.
Questa partita, evidenzia con fragore i limiti tattici della gestione Mourinho, che si palesano appena iniziano a mancare le stelle in maglia 90 e 21.
La Roma, senza Dybala e Lukaku, si ritrova sotto un massiccio cumulo di macerie, senza intravedere la benché minima traccia di spiragli di luce. A lasciare perplessi, è la totale assenza di una proposta offensiva, che possa anche timidamente impensierire il Bologna. Al contrario, i padroni di casa, dopo pochi minuti, si accorgono della scarsa presenza di minacce ed iniziano a dominare incontrastati, mettendo sul piatto tutte le rinomate qualità che li hanno portati al quarto posto dopo sedici giornate.
Zirkzee, Saelemaekers e Ndoye si divertono sulla trequarti avversaria, forti di un possesso palla sostanzialmente costante, interrotto soltanto nelle fasi della partita in cui i ragazzi di Thiago Motta sceglievano scientemente di riposarsi e recuperare il fiato. Se in fase difensiva la Roma scricchiola, dal centrocampo in su, sostanzialmente non esiste, ad eccezione degli ultimi minuti del match, in cui il Bologna ha scelto di mettere in folle. Insomma… Nei fatti una partita tra una big e una piccola a livello di gioco espresso, ma la piccola, curiosamente, è stata la Roma.
Rui Patricio 6 – Banalmente, non può intervenire sui due gol del Bologna. Per il resto, fa il suo lavoro
Mancini 6 – Il risultato farebbe pensare ad una sonora insufficenza, ma la verità è che non riusciamo ad immaginare una gestione diversa della partita da parte del difensore giallorosso. Le continue imbarcate non lasciano spazio di manovra alla linea difensiva, che tenta di mettere le toppe dove possibile.
Llorente 6 – Come il compagno di reparto appena citato, anche lo spagnolo si ritrova costantemente in debito di ossigeno, a causa dell’offensiva senza soluzione di continuità dei padroni di casa. Le sporadiche sporcature nel duello con Zirkzee vengono giustificate dal talento e dalla forma fuori dal comune del talento olandese
Ndicka 5,5 – Più goffo rispetto ai compagni di difesa, ma la giustificazione di una pressione fuori dal comune, vale anche per lui. L’assenza di Dybala e Lukaku ad allegerire il carico sulla difesa giallorossa, risulta un elemento davvero influente
Kristensen 5 – In evidente difficoltà dall’inizio. L’autogol non è una colpa reale, ma l’inconsistenza in entrambi le fasi lo è
Pellegrini 4,5 – Sostanzialmente trasparente. Un fantasma a zonzo e senza riferimenti in mezzo al campo, che tenta sommessamente di disinnescare la frizzante manovra del Bologna, che pare non notarlo neanche
Paredes 5 – Anche lui si perde tra gli innumerevoli passaggi del Bologna e diviene innocuo
Cristante 6 – La voglia di combattere fino alla fine lo salva dall’insufficenza. L’unico che riesce, a intermittenza, a comprendere la manovra rossoblu
Spinazzola 5 – La sua presenza, come per il resto della squadra, cambia poco agli avversari, che sembrano ignorare la reputazione da pendolino che lo contraddistingue.
Belotti 5,5 – L’impegno e la scarsezza delle occasioni generate dai compagni, possono giustificare soltanto in parte i due errori a tu per tu con l’estremo difensore avversario.
El Shaarawy 5,5 – Nel suo caso, è evidente l’importanza di costruirgli intorno un ecosistema offensivo, che oggi era semplicemente assente.
Celik s.v.
Azmoun 6 – Può influenzare poco o nulla di una partita già scritta nel momento in cui entra in campo. La voglia c’è e le occasioni create fanno ben sperare
Renato Sanches s.v. – Un caso davvero curioso: Mou lo inserisce in campo e, dopo pochi minuti, cambia idea e lo sostituisce. Il centrocampista portoghese rimane giustamente perplesso
Bove 6 – Si impegna e tenta di lottare su ogni pallone. Per il resto, anche nel suo caso, il contributo del singolo può davvero poco nel momento in cui viene a mancare il collettivo
Pisilli s.v.