Treni in ritardo e corse soppresse tra gli incubi dei pendolari dell’hinterland capitolino, che venerdì protesteranno dinnanzi alla sede Cotral, ente gestore della Roma-Viterbo e di Metroroma.
Treni spesso in ritardo o del tutto cancellati, vagoni stipati come carri bestiame, disservizi all’ordine del giorno: questo il calvario quotidiano dei pendolari della Roma Nord, riunitisi in comitato dal 2012.
Mentre i residenti nell’hinterland romano fino a Viterbo, che ogni giorno si spostano verso la capitale per lavoro o studio, rimangono spesso isolati nei loro paesi e città, a causa del depotenziamento della tratta extra-urbana della linea ferroviaria Roma- Civita Castellana-Viterbo.
Domani 24 novembre scenderanno in sit-in dinnanzi alla sede Cotral in via Alimena Bernardino, dalle h.9 alle h.11, insieme agli sventurati compagni di viaggio della Metromare, ex Roma- Lido, altra linea ferroviaria tartassata di peripezie.
“Andiamo a manifestare il nostro dissenso per i continui disservizi che subiamo, soprattutto nella tratta extraurbana, da Montebello fino a Viterbo – spiega a Roma.Cityrumors.it Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato Pendolari Roma Nord – che è stata azzerata con bus sostitutivi, considerando che Roma è una grande città, questo è un male per gli studenti, i professionisti, tutti gli utenti che si servono dei treni per gli spostamenti, e questo non lo possiamo permettere!“.
Infatti nel 2019, a causa del mancato adeguamento infrastrutturale della linea ferroviaria Roma-Viterbo alle proprie direttive, l’ANSFISA (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria), tramite decreti, ha imposto all’Atac, precedente ente gestore, pesanti restrizioni alla circolazione dei treni, cancellando 22 treni extraurbani ed adibendo un servizio sostitutivo con autobus. Ma considerato il traffico su gomma ed il numero insufficiente dei bus sostitutivi per coprire il bacino d’utenza della ferrovia, le esigenze dei pendolari sono state da allora disattese.
Non va meglio con il cambio di gestione, con il quale le due ferrovie ex concesse nel 2022 sono tornate alla Regione Lazio, attraverso Cotral (che gestisce o treni) ed Astral (che gestisce le infrastrutture), come denunciato dal Comitato Pendolari Roma Nord: “con il cambio di gestione abbiamo riscontrato una drastica diminuzione delle corse treno e di quelle integrative bus per la tratta extraurbana, che hanno isolato di fatto i paesi a nord di Roma, limitandone fortemente le opportunità di studio, di lavoro e di turismo.”.
Per tali ragioni, il Comitato ha lanciato una petizione che ha raccolto migliaia di firme e che a dicembre, attraverso una manifestazione, sarà consegnata alla Regione Lazio, proprietaria della linea ferroviaria, per chiedere di potenziare l’attuale orario di servizio, soprattutto per la tratta extraurbana con le corse treno e bus integrative che erano già presenti un anno fa (orario invernale 2022), al fine di collegare le località del quadrante settentrionale alla capitale, isolate per molte ore al giorno. I pendolari vorrebbero inoltre conoscere il cronoprogramma dettagliato su tutti i lavori previsti sulla linea (es. raddoppio tratto Riano-Morlupo, della gara per la predisposizione al raddoppio per la tratta Montebello-Riano e Morlupo-Viterbo e risistemazione del tratto Montebello- Riano). Tra le richieste, anche il potenziamento dei parcheggi di scambio (es. Montebello, Riano) e la conclusione dei lavori nuova stazione dei treni di piazzale Flaminio, nonché la riapertura delle biglietterie fisiche all’interno delle stazioni, che sono state unilateralmente chiuse da Cotral.
“Cotral ed Astral hanno chiuso le biglietterie fisiche nelle stazioni. Questo è stato un grosso peggioramento avvenuto con la nuova gestione. – aggiunge Bonanni – Abbiamo avuto una sorta di sciopero bianco a settembre 2022 con centinaia di corse soppresse al giorno per un totale di circa 3000 corse soppresse tra settembre e dicembre 2022. Il totale 2023 è stato si circa 6000 corse soppresse finora. Circa 5000 imputabili a Cotral nel periodo luglio-dicembre 2022. Non riteniamo corretto verso l’utenza l’aumento previsto delle tariffe metrebus da gennaio 2024. Queste devono essere congelate, almeno fino a quando non si fornirà alla clientela pagante un servizio pubblico migliore e misurabile con indicatori di qualità riscontrabili sulla Carta della Qualità.”
Il portavoce del Comitato chiede alla Regione Lazio di intervenire inoltre presso il Comune di Roma per differire a lunghissimo termine gli effetti della nuova ZTL, che sono deleteri per l’intero trasporto pubblico regionale.
“Soltanto avendo una linea ferroviaria efficiente, potenziata nelle infrastrutture, da Roma a Viterbo, sarà possibile avere una mobilità confortevole, rapida, sostenibile e al passo con le esigenze attuali di spostamento del quadrante nord di Roma fino a Viterbo. Da lunedì al venerdì in ore di punta Cotral Spa ci fa viaggiare su carri bestiame.”, puntualizza Bonanni in una nota.
Non meno pesante il bilancio dei disagi quotidiani sperimentati dagli utenti dell’altra ferrovia regionale a sud della città eterna, l’ex Roma-Lido ribattezzata Metromare. Un monitoraggio del servizio effettuato ad ottobre, pubblicato dal Comitato Pendolari Roma Lido sul blog: “Ostiaroma.wordpress.com” rivela come su un totale di 2.813 corse attese, ne sono state soppresse 129 (4,6%), cifra che sale a 209 (7,4%) se si tiene conto dei ritardi superiori a 22 minuti, con accavallamento al treno successivo, in netta crescita rispetto allo 0,7% del mese di settembre.
I treni in ritardo sono stati 1583 (59% calcolato sul totale reale delle corse effettuate, quindi al netto delle soppressioni) portando un ritardo medio di circa 8,6 minuti. “Sommando il totale delle corse soppresse al totale dei treni in ritardo si arriva ad un totale di 1712 corse affette da un qualche problema.”. Il dato ancora più sconcertante è che il 60,9% delle corse ha registrato treni in ritardo o soppressi, quasi il doppio rispetto al 35,9% di settembre.
“Fino a febbraio 2020 (gestione Atac) avevamo in totale 178 corse in orario nei giorni feriali, oggi ne abbiamo sole 104!!! E neppure le fanno! – tuona Roberto Spigai, del Comitato pendolari Roma-Lido. – E non chiamatela Metromare, che di metro ha solo alcuni vecchi treni CAF300, che giravano già nel 2004-2008 sulla Metro A! Sono sette i convogli autorizzati al servizio dalla Autorità di Controllo sicurezza ferroviaria, ma in linea ne girano mediamente quattro. Fino a fine 2019 ATAC aveva gli stessi mezzi a deposito o in manutenzione che avrebbe Cotral (8+6) ma ne faceva girare almeno 9 in contemporanea.“.
Il Comitato Pendolari denuncia anche l’interruzione del servizio ferroviario con un servizio sostitutivo di navette, dalle h.21 fino alla chiusura nei giorni feriali, alle h,23,30, a causa dei lavori di ristrutturazione della linea: “I treni serali Cotral in ritardo, possono partire anche oltre il limite di orario di inizio lavori, perché i lavori di ristrutturazione della linea sono ormai fermi da maggio, tranne qualche residuo intervento sul montaggio dei binari nuovi. Opere che comunque impegnano solo rare notti, tutto è fermo, non è iniziata neanche l’essenziale opera di cambio della linea aerea e della panificazione aerea, che avrebbe dovuto iniziare ad aprile e concludersi questo novembre. Partirà forse da marzo per chiudersi tra un anno. Questo vuol dire un anno di ritardo su un anno e mezzo di cantieri previsti all’inizio”.
“Purtroppo è un problema di gestione. Le cose si possono anche migliorare senza ulteriori investimenti. Ad esempio noi abbiamo proposto di fare un treno speciale che parte da Porta San Paolo Piramide, poi gira, diciamo fa l’inversione di marcia ad Acilia e raccoglie tutti quei cittadini che ad Acilia non riescono ad entrare perchè il treno è troppo pieno.”- ha affermato Gabriele Pisu del Comitato.
I