Tutto pronto per il 36esimo compleanno di MillenniuMExpo, la più “vecchia” e amata Mostra-Scambio di auto, moto e ricambi d’epoca del Centro-Sud Italia. L’appuntamento torna nel più grande Ippodromo d’Italia, Capannelle di Roma, con oltre 450 piazzole e 250 espositori appassionati che accenderanno i motori sabato 1 e domenica 2 aprile 2023.
Gli appassionati di motori già conoscono “l’esperienza” di visitare MillenniuMExpo, che quest anno mette in primo piano la collaborazione con il Comitato Regionale Lazio della Federazione Motociclistica Italiana, che realizzerà una sfilata per moto d’epoca anni ’50 presso la tribuna d’onore dell’Ippodromo. In questa occasione, grazie al patrocinio di FMI, i tesserati in regola potranno godere di interessanti benefici. Oltre a questo nell’ASI Village si ritroveranno i principali circoli romani di auto e moto d’epoca federati ASI, che avranno nella 2 giorni un’area riservata nel parterre auto-moto.
Per non farsi mancare una chicca in questa edizione, sarà presente anche una esposizione di SideCar d’epoca, dove Claudio Colucci, esperto in materia, illustrerà storia ed evoluzione delle 3 ruote.
Ospite d’onore sarà Gian Luigi Picchi, pilota dei passati anni d’oro del motorismo italiano. Ovviamente per celebrare l’arrivo della primavera, MillenniuMExpo, non poteva farsi mancare l’esposizione alle cabrio d’epoca.
Il cuore pulsante di MillenniuMExpo, sono gli stand per ricambi e accessori, che arricchiscono l’evento e soprattutto soddisfano le curiosità degli appassionati di due e quattro ruote. Tra queste sicuramente curiosa è la presenza di alcuni marchi che esistono nell’immaginario collettivo per aver prodotto altre cose negli anni. Esempi classici per le due ruote sono ad esempio Yamaha, che tutti identificano su stemmi di moto e ricambi, ma non tutti sanno che la stessa casa è nata come produttrice di pianoforti o di strumenti musicali; o ancora Kawasaki, che si occupa anche di navi, treni ed
elettronica. Anche le quattro ruote hanno i loro segreti, come i primi finestrini curvi dell’Alfetta creati per l’aerodinamica o tutte le chicche dei ricambisti che raccontano che “ogni segno del tempo, come ogni pietruzza presa in strada è un ricordo per la vettura”.