Titolare sfrutta e violenta una cameriera: la denuncia

Denunciato il titolare di un noto ristorante romano; una cameriera è stata violentata e sfruttata per diverso tempo fino alla denuncia.

Da 3 anni con un contratto da 24 ore settimanali ne lavorava fino a 50 e il resto le veniva pagato in contanti e in nero; in più prima i palpeggiamenti, poi l’episodio che ha portato la donna a prendere coraggio.

Mentre ero intenta a prendere l’ordinazione di un tavolo il titolare mi ha spinto con forza le dita nella vagina, per poi odorarsi le stesse con una faccia estasiata” ha spiegato la vittima.

Francesco Iacovone, del Cobas nazionale dichiara:
“Se si vuole davvero difendere la condizione femminile nei luoghi di lavoro si deve partire da qui lo sfruttamento e la violenza maschile che sono due facce di una stessa medaglia. E per ogni donna che trova il coraggio e denuncia tante altre tacciono per bisogno o per evitare di affrontare un’altra violenza: quella del non essere credute o, peggio, di essere trasformate da vittime a imputate”.

Siamo stati un intero anno ad ascoltare le proteste dei ristoratori per la crisi pandemica, ma la voce dei lavoratori non l’ascolta mai nessuno – prosegue il sindacalista – la condizione di Marilù è molto più diffusa di quanto si possa credere e l’enorme evasione contributiva e fiscale generata dal settore che tanto protestava è ingente, a scapito di tutta la collettività. Chiediamo al Governo un riflettore acceso sulla ristorazione. Chiediamo che vengano garantiti gli imprenditori onesti e colpiti quelli che sfruttano i lavoratori e sottraggono risorse allo Stato.

Supporteremo Marilù nel suo percorso di denuncia. Le staremo accanto sia moralmente che attraverso la nostra struttura legale. Il suo racconto, le sua forza di varcare la caserma dei Carabinieri tremante, come mi ha raccontato ora, il suo coraggio sono il miglior esempio per tante donne che subiscono queste umiliazioni e non hanno la forza di denunciare», conclude.

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