Roma, ricoverati al Cem lasciati senza assistenza

La situazione non migliora da un mese, con i genitori dei pazienti ricoverati al Cem (Centro Educazione Motoria) furiosi per come sono stati lasciati i propri figli.

Un genitore scrive sui social:
“Oggi 1 gennaio 2020. Al Cem la giornata è iniziata con la presenza di un solo operatore su 2 gruppi, ciascuno composto da 20 ragazzi. L’assistenza è sotto i limiti della dignità”.
Raccontano di dover occuparsi personalmente delle cure dei ragazzi, lavandoli, cambiandoli e dandogli da mangiare; un gesto amorevole che sono tutti disposti a fare, al contrario di chi viene pagato per farlo.

“Se questo è il modo di intendere l’assistenza a ragazzi con grave disabilità è inammissibile. Non so perché accade, ma sono 30 giorni che si sopporta questa emergenza” commenta un’altro genitore.
Nel frattempo nella serata del primo gennaio, la consigliera FdI, Chiara Colosimo, che fa parte della Commissione Sanità della Regione, si è recata nella struttura per verificare la situazione:
“La Asl con la Regione Lazio ha deliberato a dicembre ulteriori fondi per la Croce Rossa e per il Cem, proprio per far fronte alla carenza di personale: 45mila euro. Ma non è cambiato nulla”.

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