Invalido ricattato per un anno: “Dammi lo stipendio o finisce male”

Un falso amico rivelatosi poi il suo persecutore; un uomo invalido all’80% veniva obbligato ad eseguire quanto gli veniva detto e a consegnare oggetti preziosi e lo stipendio mensile.

Le indagini sono partite quando la vittima ha trovato il coraggio di recarsi in commissariato per denunciare la sua situazione. Dalla morte della madre, aveva trovato un nuovo amico, un 33enne che gli stava vicino ma che presto ha iniziato a chiedere soldi.

Da pochi spiccioli si è passati allo stipendio intero e agli oggetti preziosi; oltre alla consegna del denaro, la vittima era obbligata a rispondere su dove si trovasse e cosa stesse facendo, diventando completamente assoggettato dal persecutore.

I poliziotti hanno da subito studiato il profilo dell’aguzzino ed hanno trovato il modo migliore per incastrarlo. A ridosso dell’accredito dello stipendio della vittima, gli investigatori hanno quindi organizzato, d’accordo con l’invalido, un appuntamento per incastrare R.M., in via Sinalunga.

Quando la vittima si è recata sul posto sono iniziate le solite minacce e la richiesta di soldi; a quel punto i poliziotti sono intervenuti ed lo hanno bloccato. È stato arrestato per i reati di circonvenzione di incapace e atti persecutori.

Impostazioni privacy