Altro caso di violenza in famiglia, altro caso di violenza sulle donne; un compagno violento che aveva fatto della sua compagna la vittima preferita per sfogare le proprie frustrazioni.
Così una donna ha passato gli ultimi due anni della sua vita, con continue violenze e vessazioni da parte di un 42enne romano. Insulti, botte e minacce davanti al figlio di 10 anni, che ha sentito l’esigenza di intervenire per salvare la vita di sua madre.
È stato proprio il bambino a farle trovare la forza di denunciare quanto stava accadendo; all’uomo è stato notificato prima un ammonimento, ma dato che le violenze non si fermavano è stato aggiunto il divieto di avvicinamento e l’assegnazione del braccialetto elettronico anti stalking. Nonostante le misure restrittive l’aggressore è tornato dalla vittima per molestarla nuovamente, ma i poliziotti hanno raccolto gli elementi necessari per un provvedimento restrittivo.
Disposta così la misura degli arresti domiciliari, sperando in questo modo di porre fine ad una storia di violenza fatta di braccia spezzate, trauma cranici e denti rotti.