Riscaldamenti a Roma: ecco le disposizioni del Comune e le sanzioni per chi non le rispetta

Il comune di Roma ha emesso un’ordinanza che limita l’utilizzo dei riscaldamenti a massimo 10 ore al giorno, ma ci sono alcuni abitanti che non rispettano questa disposizione. Secondo un tecnico di una ditta di manutenzione, in alcuni appartamenti i termosifoni sono accesi oltre l’orario consentito e queste violazioni sono state verificate più volte.

Il provvedimento firmato dal sindaco indica che dal 21 novembre 2022 al 31 marzo 2023 i caloriferi possono essere accesi nella fascia oraria compresa tra le 5:00 e le 23:00 per un massimo di 10 ore al giorno. Le sanzioni per chi non rispetta queste regole sono fino a 3mila euro di multa a carico del proprietario o il conduttore dell’unità immobiliare, l’amministratore del condominio o la terza persona che si è assunta la responsabilità.

In alcuni casi, l’assemblea condominiale non ha approvato il bilancio dell’amministratore riguardo ai riscaldamenti e questo ha portato al blocco dei caloriferi. Tuttavia, ci sono persone che hanno annunciato di fare ricorso al tribunale per l’accensione.

La legge prevede che la mancata approvazione del bilancio consuntivo e preventivo da parte dell’assemblea condominiale non fa venir meno l’obbligo di versare le spese condominiali, tra cui quelle relative al riscaldamento. L’obbligo di ciascun condomino di contribuire alle spese necessarie per la conservazione delle parti comuni e per l’esercizio dei servizi condominiali deriva dalla proprietà dell’appartamento.

In caso di mancato pagamento delle spese, l’amministratore ha il dovere di agire per ottenere il pagamento degli oneri condominiali e in caso contrario sarà ritenuto responsabile. Il singolo condomino virtuoso può rivolgersi al Tribunale per ottenere la riattivazione della fornitura di riscaldamento e il condominio sarà comunque tenuto a pagare gli oneri rimasti impagati fino a quel momento.

L’amministratore può utilizzare strumenti giuridici contro il condominio che rifiuta di pagare il riscaldamento, come la richiesta di pagamento coattivo o l’azione di recupero crediti. è importante che gli abitanti rispettino le regole per evitare sanzioni e controversie legali.

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