Il vice coordinatore di Forza Italia: “Rocca deciderà insieme al suo collaboratore la strada migliore da prendere”
L’ormai famoso post di Marcello De Angelis, coordinatore della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, che su Facebook ha espresso il suo pensiero sulla strage di Bologna, ha creato malumori e divisioni politici. Il centrosinistra è insorto, chiedendo (quasi all’unisono) le dimissioni del collaboratore del Governatore del Lazio Francesco Rocca.
Lo stesso presidente della Regione, ha preso le distanze dalle parole di De Angelis, che ieri ha poi ribadito sui social: “Negli ultimi giorni ho espresso delle riflessioni personali sul mio profilo , che sono invece diventate oggetto di una polemica che ha coinvolto tutti. Intendo scusarmi con quelli – e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine – a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili. Nel ribadire il mio rispetto per la magistratura composta da uomini e donne coraggiosi che si sono immolati per difendere lo Stato e i suoi cittadini, ritengo che tutti abbiano diritto a una verità più completa possibile su molte vicende ancora non del tutto svelate. Ho appreso che l’attuale governo, completando un percorso avviato dai governi precedenti, ha desecretato gli atti riguardanti il tragico periodo nel quale si colloca la strage del 2 agosto 1980: mi auguro che l’attento esame dei documenti oggi a disposizione permetta di confermare, completare e arricchire le sentenze già emesse o anche fare luce su aspetti che, a detta di tutti, restano ancora oscuri”.
Se il centrosinistra si è scagliato contro De Angelis, il centrodestra ha assunto una posizione attendista. Rocca ha spiegato che il Premier Giorgia Meloni “non è stata felice di queste parole”, mentre molti hanno preferito rimanere in silenzio. Sull’argomento, intervistato da Notizie.com, si è espresso Alessandro Cattaneo, vice-coordinatore e deputato di Forza Italia. “E’ un tema che appassiona fino ad un certo punto me e gli italiani”, ha detto a Notizie.com. “Preferirei parlare di infrastrutture e di defiscalizzazione, ma mi rendo conto che sia di grande attualità quindi ovviamente le risponderò. Per chi ha delle responsabilità, come in questo caso il portavoce della Regione Lazio, occorre avere cautela nelle proprie esternazioni. Confido che Rocca, insieme al suo collaboratore, decidano insieme cosa sia meglio fare. Resta un’uscita poco opportuna quella di Marcello De Angelis, che arriva per altro a meno di una settimana dalle celebrazioni al Senato come alla Camera del triste anniversario della strage di Bologna. Aggiungo, sono state dichiarazioni su una sentenza definitiva. Può essere fatto revisionismo storico, ma le sentenze vanno rispettate”.
Cattaneo continua a dichiararsi poco appassionato alla polemica scaturita dalle parole del collaboratore del Presidente Rocca. Dichiarazioni che, da quanto riferito dallo stesso Governatore del Lazio, non sono piaciute nemmeno al Premier. “Questo andrebbe chiesto direttamente a Meloni, io continuo a dire che mi sembra un tema lontano dai reali problemi delle persone. Un tema che non è utile da portare avanti”. Il direttore de L’Unità Piero Sansonetti, ha dichiarato che è impossibile chiedere le dimissioni di una persona per avere espresso le sue idee. “Sansonetti mette il dito nella piaga della sinistra, che troppo spesso si fa paladina di valori democratici, per ergersi a colei che da sola è in grado di discernere il bene dal male. Su questo Sansonetti ha ragione, nell’ammonire questa tipica invettiva della sinistra. Mi consenta una puntualizzazione: resta l’opinione (quella di De Angelis ndr.) rispetto ad una sentenza, espressa da chi ricopre un determinato incarico. Non si può dire qualunque cosa e per di più in maniera scomposta. E chiudo dicendo, che mi sembra una polemica dentro al mondo della destra, che guardo con rispetto, ma che è distante dalle mie idee e dal mio mondo”.