Secondo gli esperti, le persone che vanno a dormire dopo una certa ora, sono più soggette ad avere problemi di salute
Dimmi a che ora vai a letto e ti dirò chi sei… anzi, cosa rischi. Secondo un recente studio, ci sarebbe una correlazione tra l’orario in cui si va a dormire ed alcuni problemi di salute. Nello specifico, le persone che generalmente vanno a dormire troppo tardi, oltre una certa ora, rischiano di più rispetto alle altre. Lo studio sembrerebbe non lasciare spazio a dubbi o interpretazioni.
Il dossier è stato realizzato dalla rivista scientifica Psychiatry Research ed è stato pubblicato lo scorso mese. Attraverso lo studio degli esperti si è arrivati ad un dato clamoroso e per certi versi inaspettato. Chi va a letto ad una certa ora, oltre a dormire di meno, incorre in altri problemi, tra i quali la depressione, l’ansia e il rischio di sviluppare determinate condizioni mentali e comportamenti.
Dormire con regolarità è fondamentale per la nostra salute e per il nostro benessere generale. Un adeguato riposo notturno non solo influisce positivamente sul nostro umore e sulla nostra stabilità emotiva, ma è anche strettamente correlato alla prevenzione di diverse patologie. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che una qualità e una quantità di sonno ottimali sono associati a una riduzione significativa del rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete di tipo 2, l’obesità, le malattie cardiovascolari e l’ipertensione. Il sonno svolge un ruolo cruciale nella regolazione dei processi metabolici e ormonali del nostro organismo.
Durante il riposo notturno, infatti, il corpo attiva una serie di meccanismi fisiologici che favoriscono il mantenimento di livelli glicemici stabili, il corretto funzionamento del sistema endocrino e la modulazione dei fattori di rischio cardiovascolare. Al contrario, un’insufficiente qualità o quantità di sonno può alterare questi delicati equilibri, predisponendo l’individuo allo sviluppo di disturbi metabolici e patologie correlate.
Chi dorme tanto e bene, è in grado di affrontare al meglio la giornata. Al contrario, chi riposa poco e male, rischia. Secondo lo studio pubblicato dalla rivista Psychiatry Research, i nottambuli vanno incontro a grandi problemi per la salute mentale. Andare a letto entro l’1 di notte può ridurre il rischio di sviluppare condizioni mentali e comportamentali come depressione e ansia. Al contrario, chi va a dormire dopo l’una è soggetto a maggiori problemi.
I ricercatori hanno confrontato il tempo di sonno preferito, noto come cronotipo, con il comportamento effettivo del sonno di quasi 74.000 adulti del Regno Unito. I ricercatori si aspettavano che rimanere fedeli al proprio cronotipo sarebbe stato molto importante. Ma hanno scoperto che, indipendentemente dalle preferenze di sonno, i nottambuli faticano di più a carburare nel corso della giornata: “Abbiamo scoperto che l’allineamento con il cronotipo non è fondamentale qui, e che in realtà è stare alzati fino a tardi che non fa bene alla tua salute mentale”, ha spiegato in una dichiarazione l’autoredello studio Jamie Zeitzer, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Stanford University. “La grande incognita è il perché”.
Tra i partecipanti, 19.065 si sono identificati come tipi mattutini, 6.844 come tipi serali e 47.979 come una via di mezzo. I nottambuli che si allineavano con il loro cronotipo avevano dal 20% al 40% in più di probabilità di avere una diagnosi di disturbo di salute mentale rispetto ai nottambuli con un programma di sonno precoce o intermedio, hanno determinato i ricercatori. Coloro che si alzano con il sole tendono ad avere la migliore salute. I ricercatori hanno riflettuto sul fatto che i risultati potrebbero essere legati all’ipotesi che afferma che, essere svegli dopo mezzanotte può aumentare il rischio di comportamenti impulsivi e dannosi. “Se dovessi azzardare un’ipotesi, le persone mattiniere che si alzano fino a tardi sono abbastanza consapevoli del fatto che il loro cervello non funziona bene, quindi potrebbero rimandare le decisioni sbagliate”, ha detto Zeitzer.
Gli esperti raccomandano di dormire dalle sette alle nove ore a notte. Zeitzer consiglia ai nottambuli di cercare di adottare una routine precedente per cambiare i loro schemi di sonno, anche se è difficile e non cambierà il loro cronotipo. “Biologicamente parlando, è molto simile a un elastico: ti prendi un giorno libero e torni dove il tuo corpo vuole essere”, ha detto. Nel frattempo, un professore di medicina del sonno ha sottolineato alcuni limiti allo studio di Zeitzer all’HuffPostì. I soggetti sono per lo più bianchi e di mezza età o più anziani, ha detto la dottoressa Indira Gurubhagavatula dell’Università della Pennsylvania. Inoltre, il cronotipo è stato determinato attraverso un questionario per i partecipanti. “Il modo in cui [i ricercatori] hanno deciso quale cronotipo sei è venuto da una singola domanda, anche se ne hanno usata una che è stata convalidata”, ha detto Gurubhagavatula, che non è affiliato allo studio. “Ma in genere il modo in cui valutiamo la mattina o la sera è con un questionario molto più approfondito che ha domande molto più dettagliate”.
Tutti d’accordo invece, su un punto fondamentale: prendersi cura del proprio riposo notturno, attraverso l’adozione di corrette abitudini di vita, rappresenta un fattore chiave per preservare la salute a 360 gradi, sia sul piano fisico che su quello psicologico. Investire nel proprio benessere attraverso un sonno di qualità è un investimento prezioso per il presente e per il futuro.