Alle porte della capitale è accaduto un grave fatto di cronaca: un party organizzato per festeggiare i diciotto anni di un ragazzo, è terminato con un incendio
“Se non chiudi una festa di compleanno con i fuochi d’artificio, non sei nessuno”. Sui social la battuta gira da tempo. E’ diventata ormai una sorta di consuetudine quella di terminare una festa, riunendo amici e parenti e ammirando insieme l’esplosione dei fuochi artificiali. Una volta venivano utilizzati solo al termine dei matrimoni, o in caso di ricorrenze speciali: oggi i fuochi d’artificio vengono invece realizzati in numerose occasioni. Compleanni, gender revival, battesimi, feste speciali.
Ma non sempre le cose vanno come tutti desiderano e possono accadere degli avvenimenti spiacevoli. L’inesperienza può infatti giocare brutti scherzi: i fuochi d’artificio sono belli, ma non alla portata di tutti: una mano esperta è spesso in grado di evitare o risolvere tutti quei problemi che possono nascere. Chi approccia al mondo dei fuochi d’artificio è portato spesso ad affrontare scenari inaspettati. Come quello accaduto in provincia di Roma nei giorni scorsi.
Una festa terminata in modo inaspettato e che rischiava di finire in tragedia. Al termine di un party per i diciotto anni del figlio, un padre ha fatto partire i fuochi d’artificio: un modo per rendere la festa ancora più memorabile, ma che ha rischiato di terminare in dramma. Un uomo aveva deciso di chiudere la festa del figlio con uno spettacolo di fuochi d’artificio. Purtroppo, però, uno dei petardi esplosi in aria non è finito dove avrebbe dovuto, ma è ricaduto all’interno del cortile vicino.
Al fianco dell’abitazione dove si stava celebrando la festa c’era un deposito di un noto supermercato: Orizzonte, un grande magazzino di distribuzione della zona. Qui erano presenti numerosi scatoloni di cartone, pronti per essere consegnati il giorno successivo a un’azienda di riciclaggio. Il petardo esploso durante la festa è terminato proprio dove erano presenti gli scatoloni, innescando un violento incendio, che in pochi secondi è propagato in maniera incontrollata. Il vento ha permesso alle fiamme di svilupparsi in pochi istanti. L’intera copertura del Magazzino, composta dai teloni è stata distrutta, causando danni ingentissimi. Si stima che i costi totali, tra la merce andata distrutta e i danni alla struttura, possano superare i 300.000 euro. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente sul posto, lavorando tutta la notte per cercare di domare le fiamme e limitare il più possibile le conseguenze del rogo. Ora, a pagare le conseguenze di questo spiacevole incidente sarà un uomo di 50 anni, un dipendente del Magazzino Orizzonte, che è stato denunciato dai carabinieri alla Procura di Frosinone per accensione di fuochi pericolosi e danneggiamento. La sua leggerezza nel lasciar esplodere i fuochi d’artificio in una zona così sensibile ha purtroppo scatenato un vero e proprio disastro, con danni economici enormi per l’azienda.
Una vicenda che dimostra ancora una volta come il mancato rispetto delle norme di sicurezza possa avere conseguenze inaspettate e drammatiche. Nel frattempo, i carabinieri hanno rapidamente avviato un’approfondita indagine, acquisendo e analizzando con attenzione i filmati di videosorveglianza presenti nell’area dell’ipermercato per avere un’idea più chiara di quello che è successo all’interno della struttura. Questi preziosi elementi probatori si sono rivelati determinanti per ricostruire con precisione le dinamiche e le cause del devastante incendio che ha colpito la struttura.
Gli investigatori hanno svolto accertamenti meticolosi, vagliando attentamente ogni dettaglio emerso dalle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza. Questo accurato lavoro ha permesso di fare luce sulle origini del rogo e di avviare le successive fasi dell’indagine per chiarire eventuali responsabilità. Purtroppo, i danni causati dall’incendio all’ipermercato sono risultati talmente estesi e gravi da rendere necessaria la chiusura temporanea della struttura al pubblico, con numerosi problemi alla cittadinanza. I gestori e i proprietari dell’esercizio commerciale dovranno ora affrontare un impegnativo lavoro di ripristino e ricostruzione per poter riaprire al più presto e permettere ai clienti di tornare a usufruire dei servizi offerti.