Un Giubileo più sicuro tra controlli e prevenzione: arriva la zona rossa in alcune aree del centro di Roma: ecco dove
Dopo Firenze, Bologna, Milano e Napoli, anche Roma si prepara ad avere la sua zona rossa. La misura interesserà principalmente le zone nevralgiche della città per il flusso di turisti e pellegrini previsto durante il Giubileo.
L’obiettivo? Garantire maggiore sicurezza e contrastare fenomeni di criminalità, come già avvenuto nelle altre città italiane. La decisione, annunciata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con una circolare inviata il 30 dicembre, invita i prefetti a individuare aree urbane sensibili in cui vietare la presenza di persone ritenute pericolose o con precedenti penali.
Questo permette alle forze dell’ordine di disporne l’allontanamento. Si tratta, in particolare, di stazioni ferroviarie, piazze frequentate per lo spaccio di droga o zone della movida, dove si concentrano grandi flussi di persone. A Roma è stata identificata l’area della stazione Termini e il quartiere Esquilino.
Roma non è nuova a misure straordinarie di controllo, ma questa volta il contesto del Giubileo richiede un’attenzione ancora maggiore. L’area della stazione Termini, cuore pulsante del trasporto pubblico e snodo per milioni di visitatori, è già da tempo sotto la lente delle autorità per episodi di degrado e microcriminalità. La scelta di includere l’Esquilino, un quartiere multietnico e ricco di attività commerciali, nasce dall’esigenza di garantire una maggiore vivibilità in una zona spesso al centro di polemiche.
L’idea delle zone rosse nasce da una necessità ben precisa: prevenire crimini e degrado in aree urbane strategiche. Il modello si ispira a precedenti europei, ma ha trovato applicazione concreta in Italia negli ultimi mesi.
I numeri delle città che hanno già adottato questa misura sono significativi: a Firenze e Bologna, in tre mesi, sono stati 105 gli ordini di allontanamento emessi su 14mila persone controllate. A Milano, i controlli nelle zone di Duomo, Stazione Centrale, Navigli e Rogoredo hanno portato a 50 allontanamenti solo nei giorni successivi a Capodanno.
L’efficacia di queste operazioni si misura non solo in termini di sicurezza percepita, ma anche nella prevenzione di situazioni potenzialmente pericolose. Per Roma, il Giubileo rappresenta una sfida logistica e di sicurezza senza precedenti: milioni di persone attraverseranno la città nei prossimi mesi, rendendo indispensabile un controllo capillare delle zone più sensibili.
La Capitale non ha atteso l’istituzione della zona rossa per intensificare i controlli. Nel 2023, sono state effettuate 198 operazioni straordinarie “ad alto impatto”, con l’impiego di oltre 14.300 unità delle forze dell’ordine. I risultati parlano chiaro: 158.850 persone controllate, 504 arresti, 1.579 denunce e 82 espulsioni. Sono stati sequestrati 79 armi e ispezionati 1.846 esercizi pubblici, portando alla scoperta di 138 lavoratori in nero o irregolari.
Se da un lato queste misure rappresentano uno sforzo significativo per garantire la sicurezza, dall’altro sollevano interrogativi sull’equilibrio tra prevenzione e libertà individuale. La zona rossa di Roma, così come quelle già operative in altre città, sarà un banco di prova per testare l’efficacia di questo approccio. Ma una domanda rimane aperta: sarà sufficiente questa stretta per rendere le nostre città davvero più sicure, o servirà ripensare a un modello di convivenza urbana più inclusivo e sostenibile?