Senza patente, ma alla guida di un auto noleggiata. La società proprietaria dell’autovettura faceva capo ad un noto influencer
“Su questo tratto di strada era naturale che prima o poi ci scappasse il morto. Corrono come forsennati”. Nella borgata Finocchio, dove nella notte tra sabato e domenica è stato investito ed ucciso Mohamed, un ragazzino di tredici anni, colpito da un auto pirata, c’è amarezza, ma non certo stupore. Per molti la tragedia era annunciata.
Ad uccidere l’adolescente è stato un ventenne di origine romena. Il ragazzo, che si è costituito domenica sera nella vicina stazione dei Carabinieri, era residente a Tor Bella Monaca. Era sprovvisto di patente ed in passato era stato già sorpreso alla guida di autovetture senza esserne nelle possibilità. Dopo l’impatto mortale non avrebbe prestato soccorso a Mohamed e sarebbe scappato.
La sua macchina era stata ritrovata poco dopo tra Colonna e Zagarolo. Ora rischia un’accusa per omicidio stradale aggravato e fuga. Le autorità stanno cercando di capire se al momento dell’impatto mortale fosse solo alla guida o in compagnia di qualcuno. Probabilmente della stessa persona che avrebbe noleggiato l’autovettura. “Come è possibile che una persona senza patente possa prendere e guidare un auto a noleggio?“, si chiedono decine e decine di persone sui social.
Le telecamere di sorveglianza dei locali vicini al luogo dell’incidente potrebbero fare luce sui dubbi degli inquirenti. Il veicolo risulta intestato ad una società di noleggio che è sponsorizzata da Algero Corretini, meglio conosciuto come 1727 Wrldstar, un influencer salito agli onori della ribalta grazie ad un celebre commento dopo un incidente (avvenuto mentre si riprendeva con il telefono cellulare): “Ho preso il muro fratellì”. A Roma Today Corretini ha spiegato di essere totalmente estraneo alla vicenda. “La macchina è della mia società, ma il contratto non l’ho fatto io. Ho fatto una deroga al sub noleggio a un’altra società, quindi non so se effettivamente chi ha noleggiato l’auto fosse la stessa persona che si è messa al volante”.
La famiglia di Mohamed chiede giustizia. Il ragazzo è stato investito davanti agli occhi del padre e di altri parenti, appena usciti dall’inaugurazione del ristorante dello zio. Mohamed era uscito dal locale da pochi minuti, quando c’è stato l’impatto. “Il botto è stato fortissimo – raccontano gli abitanti del quartiere Finocchio – e purtroppo non è la prima volta che accadono incidenti in questo tratto di strada.