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Cronaca Roma

Roma, nessuna come te in Europa: il primato negativo che nessuno vorrebbe

Roma, c’è un primato negativo che la rende tra le prime in Europa: il dato è assurdo

Roma, nessuna come te in Europa: il primato negativo che nessuno vorrebbe – Roma.cityrumors

Le strade di Roma sembrano diventate il teatro di un dramma che, purtroppo, si ripete troppo spesso. Incidente dopo incidente, vittima dopo vittima, la Capitale non riesce a frenare l’emergenza legata agli incidenti stradali. Ogni giorno, decine di sinistri si verificano sulle sue arterie principali, spesso causati dalla velocità eccessiva, dalla distrazione al volante, ma anche da una carenza di infrastrutture adeguate e dal rispetto poco costante delle regole.

Ogni giorno, si registrano incidenti con pedoni coinvolti, motociclisti sbalzati fuori strada e ciclisti travolti. Una vera e propria piaga sociale, aggravata dall’impossibilità di fermare un fenomeno che si estende con il passare degli anni.

Le cause principali di questi incidenti sono spesso legate alla velocità troppo alta, alla guida distratta da cellulari o altri dispositivi, e all’inefficace gestione del traffico. La sosta selvaggia, poi, contribuisce notevolmente al disordine urbano, creando pericoli per chi cammina o pedala. Eppure, nonostante i numerosi appelli e i tentativi di intervento da parte delle autorità, le statistiche parlano chiaro: l’emergenza continua a crescere, con Roma che non riesce a contrastare l’alto numero di vittime sulle sue strade.

I numeri parlano chiaro: un’emergenza che non può più essere ignorata

Proprio in questi giorni, Roma sta vivendo uno dei periodi più tragici per le vittime della strada. Solo negli ultimi cinque giorni, ben tre pedoni sono morti investiti. La sera del 5 gennaio, un senza dimora ha perso la vita in piazza delle Crociate, travolto da una donna alla guida di un’auto.

I numeri parlano chiaro: un’emergenza che non può più essere ignorata (Ansa Foto) – Roma.cityrumors

Il 7 gennaio, sempre di sera, è toccato a Rico Bruce Bresson, un 34enne delle Seychelles, morto su via Salaria dopo essere stato investito da un SUV. Il giorno successivo, Cinthia Ventucci, 69 anni, è stata travolta su via Andriulli, in una zona in cui spesso i semafori pedonali vengono ignorati. Questi eventi non sono numeri, ma storie, volti, e drammi che parlano di una situazione ormai insostenibile.

Ma i numeri non mentono. Nel 2024, la Capitale ha registrato più di cento incidenti al giorno, un dato che la pone tra le città con il più alto tasso di incidenti in Europa. Questo, purtroppo, la rende una vera e propria capitale della morte sulle strade, un triste primato che ha visto crescere i decessi, con punte di 2-3 morti a settimana. Un’emergenza che sembra sfuggire di mano, se non fosse per le voci come quella di Alfredo Giordani di Vivinstrada, che da anni lotta per chiedere maggiore sicurezza.

Secondo Giordani, la risposta delle istituzioni non è all’altezza della gravità della situazione. Non bastano i provvedimenti come l’installazione di attraversamenti pedonali illuminati o l’introduzione dei limiti di velocità a 30 km/h. Sono interventi lodevoli, ma che, secondo molti, non risolvono il cuore del problema, che è prima di tutto culturale.

Le istituzioni rispondono con interventi di facciata“, commenta Giordani, “ma non affrontano la vera emergenza“. Il traffico va disciplinato, i controlli vanno intensificati, e la polizia locale, sempre più distante dalla gestione del traffico per via di carenze di organico, dovrebbe tornare a occuparsi in maniera puntuale di sicurezza stradale, magari con più autovelox ed etilometri per evitare che la spirale di violenza stradale continui.

Le soluzioni possibili: più attenzione alla prevenzione e non solo

La realtà di Roma è che l’emergenza sicurezza stradale non può più essere affrontata con soluzioni temporanee o a breve termine. Se da una parte la città sta cercando di mettere in atto interventi come la manutenzione dei fondi stradali e l’adozione di zone rosse per limitare la velocità, dall’altra si fa fatica a ottenere risultati concreti.

Le soluzioni possibili: più attenzione alla prevenzione e non solo (Ansa Foto) – Roma.cityrumors

Gli interventi sulla sicurezza pedonale, come l’aumento delle strisce pedonali rialzate e l’illuminazione dei passaggi più pericolosi, sono passaggi utili, ma la vera soluzione risiede nella cultura del rispetto delle regole, nella sensibilizzazione dei cittadini e in una pianificazione urbana più sicura.

In questo contesto, il lavoro di Vivinstrada e di altre associazioni che chiedono più risorse per i controlli sulla velocità e una maggiore attenzione alla sicurezza, diventa cruciale. Non si tratta solo di risolvere un problema, ma di intervenire a livello strutturale per evitare che altri, troppi, muoiano senza motivo sulle strade della città. Roma ha bisogno di un cambio di passo. Se non si interviene con determinazione, i numeri continueranno a crescere, e la città resterà intrappolata in un tragico circolo vizioso.