Derby Roma-Lazio in programma domani sera: la decisione della Questura ed il piano sicurezza
Il derby della Capitale è molto più di una semplice partita di calcio. Ogni incontro tra Roma e Lazio non è solo una sfida sportiva, ma anche un evento che travalica i confini del campo di gioco, diventando un vero e proprio spettacolo di passione, rivalità e, purtroppo, anche di tensioni.
Una rivalità che affonda le radici nella storia della città, tra tifoserie che si confrontano non solo sul piano calcistico, ma anche su quello identitario. Ma dietro questo appuntamento, che si svolgerà domenica 5 gennaio alle 20:45, c’è anche una complessa macchina organizzativa che si muove per garantire che tutto si svolga in sicurezza, senza incidenti e tensioni tra le tifoserie.
Il derby di Roma, con la sua intensità e il suo carico emotivo, ha sempre sollevato preoccupazioni in merito alla sicurezza, sia dentro che fuori lo stadio. Con l’obiettivo di prevenire ogni tipo di incidente, le autorità hanno deciso di prendere precauzioni ancora più rigide.
Già da oggi sono iniziati i controlli preventivi, che non riguardano solo l’area circostante lo Stadio Olimpico, ma anche un’ampia zona di Roma, per garantire che non ci siano tafferugli tra le due tifoserie. Il piano è stato studiato in un tavolo tecnico, presieduto dal questore Roberto Massucci, che ha confermato l’impiego di circa 2000 agenti delle forze dell’ordine.
La decisione di giocare il derby in orario serale è stata presa proprio per evitare il rischio di scontri nelle ore più critiche, quando il traffico e la presenza dei tifosi per le strade della città possono aumentare la tensione. Le forze dell’ordine, quindi, sono pronte a intervenire su vari fronti, con l’intento di garantire che l’atmosfera rimanga vivace ma sotto controllo.
In vista della partita, la capitale è stata suddivisa in quattro zone specifiche attorno allo stadio. Ogni zona avrà il suo contingente di polizia, che sarà impegnato nel controllo delle tifoserie, da un lato la Roma e dall’altro la Lazio. I tifosi giallorossi e biancocelesti avranno percorsi separati per accedere allo stadio, al fine di ridurre al minimo i rischi di scontri.
I tifosi della Roma potranno raggiungere lo stadio passando per piazza Mancini e piazzale Clodio, mentre quelli della Lazio saranno indirizzati a percorrere altre zone come ponte Milvio e lungotevere Diaz. Inoltre, già nelle ore precedenti al match, sono previsti interventi per sgomberare le strade e creare maggiori spazi per il parcheggio e per la sicurezza.
Le auto dovranno essere rimosse da diverse aree strategiche attorno allo stadio, come viale dello Stadio Flaminio, piazzale Ankara e viale dei Giusti della Farnesina, così da evitare che i veicoli diventino un ostacolo durante l’afflusso dei tifosi. Le strade in queste aree saranno completamente chiuse al traffico dalle 16:30, con una serie di deviazioni per garantire il passaggio sicuro di chi si dirige verso lo stadio.
Un altro aspetto fondamentale nella gestione della sicurezza è l’osservazione costante delle tifoserie. La digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) sarà impegnata a monitorare i gruppi ultrà già dal mattino del derby, quando i tifosi inizieranno a radunarsi per organizzare le proprie coreografie all’interno delle curve.
La questura ha chiesto che l’intera giornata, e non solo il match, sia seguita con attenzione per prevenire qualsiasi atto di violenza. Solo negli ultimi mesi, infatti, l’Olimpico ha visto l’arresto di 92 persone, con 91 denunce e una serie di Daspo (divieti di accesso) già notificati a numerosi tifosi per episodi legati a comportamenti violenti.
Le forze di polizia non solo saranno dislocate attorno all’impianto sportivo, ma si prevede un vero e proprio monitoraggio della movimentazione urbana, con occhi puntati sulle aree dove i tifosi si concentrano prima dell’ingresso allo stadio. I gruppi organizzati dei tifosi, infatti, sono soliti iniziare la giornata ben prima del fischio d’inizio, e la città diventa teatro di un lungo e vibrante anticipo del derby, che culminerà poi nell’esplosione di energia dentro lo stadio.
In tutto questo, le autorità di Roma sperano che questa volta la sfida sia anche un segnale di maturità per le due tifoserie. Il derby non è solo calcio, ma una rappresentazione sociale della città, e come tale va vissuto con rispetto per la legalità e senza far ricorso alla violenza.
La questura ha auspicato che i tifosi possano dimostrare “segni di maturità”, ovvero far convivere la passione con un comportamento responsabile, dove la coreografia, i colori e il tifo rumoroso possano essere l’unica forma di espressione da vedere e sentire, nella cornice di una partita vissuta in sicurezza.
Roma si prepara a un derby che, oltre a regalare emozioni dentro il campo, segnerà anche un banco di prova importante sul piano dell’ordine pubblico. La città è divisa, ma la speranza è che il tifo, anche se acceso, possa essere lasciato a Roma e Lazio dentro lo stadio, e non nelle strade di una capitale che vuole continuare a vivere con passione, ma anche con sicurezza.