Tav: Ue, se ritardi fondi a rischio. C’è quella del 2015

(ANSA) - BRUXELLES, 4 FEB

“Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all’Italia i contributi già versati” per la Tav, oltre al “rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti” europei. Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue, ribadendo la posizione sulle incertezze che gravano sulla realizzazione della Torino-Lione. “La attuale analisi costi-benefici” su cui lavora il governo italiano “non è stata richiesta dalla Commissione”, ha detto il portavoce, ricordando che già era stata presentata nel 2015.

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