Settore aereo in crisi: Adr, cassa integrazione per 10mila dipendenti

La società Aeroporti di Roma ha richiesto la cassa integrazione per i propri dipendenti per la durata di 10 mesi, a seguito della crisi che ha colpito tutto il sistema dei trasporti, tra cui quello aereo.

In una nota della società si legge:
“Tale esigenza deriva dalla drastica e improvvisa riduzione del volume di attività conseguente all’emergenza sanitaria dovuta all’Epidemia Covid-19 che ha portato nell’arco di poche settimane ad una repentina riduzione del numero dei voli e ad un crollo dei coefficienti di riempimento degli aeromobili che ha portato agli interventi di parziale chiusura di Fiumicino e Ciampino.
In particolare dal 20 febbraio inizio dei primi casi di epidemia in Italia, al 12 marzo l’andamento del traffico è stato fortemente negativo, registrando per Roma Fiumicino una riduzione di oltre un milione di passeggeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un calo di circa 4.100 voli – prosegue la nota – Analogo trend di andamento del traffico si è registrato sullo scalo di Roma Ciampino che avendo un operativo circoscritto a due soli vettori (Ryanair e Wizz Air) con un’offerta di collegamenti prevalentemente internazionali ha avuto una esponenziale riduzione dei volumi dei passeggeri nei giorni dal 6 al 12 marzo”.

La diminuzione dei passeggeri è stata del 60%, mentre è sceso del 20% il numero dei voli registrati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il documento conclude:
“Quanto disposto dai provvedimenti governativi circa il divieto di ingresso e di uscita dall’Italia per motivi di turismo, nonché la forte limitazione alla circolazione all’interno del territorio nazionale, costituisce uno scenario che genererà ulteriori riduzione dell’operativo sugli scali di Fiumicino e Ciampino nei prossimi mesi”.

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