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Italia 2.0

Serata di novità ieri sera nella partita tra Italia ed Arabia Saudita. Azzurri che scendono in campo col ruolo di sparring partner per la formazione saudita che si prepara al mondiale con una formazione molto in forma. Italia che riparte dopo la debacle con la Svezia, riparte con un allenatore di esperienza internazionale che si è detto pronto a far iniziare un nuovo ciclo alla nazionale, specchio di una situazione politico-economica davvero controversa per la Federazione Italiana Giuoco Calcio. 

In campo è sceso un 11 fatto di esperienza e gioventù che hanno permesso agli azzurri d’imporsi per 2-1. 

La vera novità si è vista già nel tipo di gioco imposto dal Ct. Gioco sviluppato dal basso andando molto in verticale per il n. 9, Mario Balotelli. Proprio da lui riparte la Nazionale, giocatore decisamente diverso da quello protagonista di diverse scorribande del passato. Molto più maturo, meno irascibile con gli avversari (palese ne è stato il momento in cui si è scontrato gratuitamente con un difensore e rialzatosi ha dato la mano all’avversario) ma soprattutto utile alla manovra della squadra, segno che in quel di Nizza il ragazzo è molto cresciuto come persona (come giocatore è sempre stato indiscutibile). 

Ora spetterà a Mancini il duro compito di dar seguito alle cose buone viste ieri sera, dimenticando molto in fretta il Mondiale perso con la Svezia, e soprattutto dare nuova linfa vitale ad un movimento calcistico nazionale che necessita di nuovi campioni internazionali. Già il fatto di avere diversi under 25 ieri sera fa ben sperare per il nuovo ciclo italiano. 

Zoccolo duro da riformare, ma grandi prospettive di crescita per tanti giovani da coinvolgere in questo progetto che avrà la prima prova del 9 con le prossime amichevoli con Olanda e Francia. Non ci si aspetta un gioco spumeggiante sin da subito, ma sicuramente una buona presenza sul campo giusto per capire in campo internazionale che la nazionale italiana c’è e ci sarà ai prossimi europei. Sarà anche l’occasione per capire quali giocatori coinvolgere sin da subito e quali aspettare in vista del prossimo campionato. Sicuramente non sarà facile sostituire la “vecchia guardia” fatta da Buffon, Chiellini e forse anche De Rossi (su quest’ultimo speriamo che ci sia un ripensamento), tuttavia, l’Italia ha diversi giovani pronti ad emergere che daranno le giuste garanzie a Mancini, Ct voluto apertamente dalla Federazione e sicuramente l’uomo adatto in questa situazione sportiva che vedrà la nuova Italia 2.0.

di Luigi Colucci