Il 12 aprile Montserrat Caballé, l’ultima delle grandi regine della lirica, ha compiuto 85 anni.
Una voce magnifica, con un timbro bellissimo e una capacità interpretativa stupefacente. Ma gli inizi della sua professione furono difficili: «Dopo il diploma ho cominciato a cercare lavoro. Decisi di fare un giro in Italia, patria del “Belcanto”. Cominciai dalla Sicilia, e salendo verso il nord, mi fermavo in tutti i principali teatri italiani chiedendo lavoro. Nessuno aveva fiducia nella mia voce».
«Stavo per tornare in Spagna, quando qualcuno mi suggerì di provare a Basilea, in Svizzera. Lì, finalmente, ebbi la mia prima scrittura. Per oltre dieci anni feci una dura gavetta. Il grande successo arrivò all’improvviso».
«La sera del 20 aprile 1965, alla Carnegie Hall di New York, si dava, in forma di concerto, “Lucrezia Borgia” di Donizetti. All’ultimo momento fui chiamata a sostituire la protagonista indisposta. Il giorno dopo ero famosa. Tutti i critici gridarono al miracolo. Piovvero contratti, offerte favolose».
Dopo quel trionfo americano, Montserrat Caballè divenne la Regina della lirica, protagonista di spettacoli in tutto il mondo.
Nel 1992, dopo trent’anni di carriera, Montserrat venne fermata dalla malattia. «Fui sottoposta a due interventi chirurgici. Ma non mi arresi mai. Non potendo cantare opere intere, mi sono dedicata a piccoli concerti e incisioni discografiche. Ho fatto molti concerti di beneficenza. Aiutare chi soffre è un’inesauribile sorgente di energia. E Dio mi ha aiutata».
Dopo il ritiro dalle scene, vive in assoluta riservatezza, assieme al marito e ai due figli.
Renzo Allegri
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