I fatti risalgono all’11 febbraio scorso quando, a seguito di segnalazione di una donna aggredita, i poliziotti si sono recati presso l’abitazione di questa, titolare di attività di affittacamere. Ancora con il volto tumefatto e insanguinato, ha raccontato di essere stata aggredita da un giovane sorpreso all’interno della sua camera da letto. Dopo averla spinta e fatta cadere a terra, il ragazzo aveva iniziato a colpirla ripetutamente con pugni al volto. Le sue grida però avevano attirato alcuni vicini costringendo l’aggressore a fuggire.
Nella circostanza la vittima ha raccontato che già qualche ora prima aveva subito il furto della borsa, ritrovata successivamente all’interno di un secchione per l’immondizia e da cui ignoti avevano asportato il portafoglio.
Grazie alle scrupolose e attente indagini degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Viminale, gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione su tre giovani di origine calabrese che avevano alloggiato nella struttura per una notte.
Uno dei tre, M.A, 23 anni, di Cosenza, è risultato avere vari precedenti di polizia e da subito è apparso poco collaborativo. Gli altri due, invece, venivano ritenuti estranei all’accaduto.
Perquisito il bagaglio del sospettato, i poliziotti hanno rinvenuto oltre ad alcuni asciugamani sporchi di sostanza ematica anche 500 euro in contanti.
Al termine degli accertamenti, il giovane è stato accompagnato in carcere a Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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